Macerata

Montecassiano, «Maltrattata per 11 anni»: ex marito condannato

L'uomo, un muratore albanese di 31 anni, oggi ha chiuso il procedimento a suo carico con rito abbreviato. A giugno avrebbe minacciato la donna con una pistola poi risultata essere giocattolo

Il tribunale di Macerata

MONTECASSIANO – Dopo undici anni di minacce di morte, di compiere gesti autolesionistici e di aggressioni, un giorno avrebbe puntato una pistola (poi risultata essere giocattolo) alla tempia della ex moglie. Accusato di maltrattamenti in famiglia oggi un muratore 31enne è stato condannato a tre anni di reclusione e al pagamento all’ex coniuge di una provvisionale di 6.000 euro.

L’avvocato Emanuele Senesi

È quanto stabilito dal gup Daniela Bellesi all’esito del procedimento discusso con rito abbreviato in cui la donna era parte civile con l’avvocato Patrizia Palmieri, mentre l’imputato era difeso dall’avvocato Emanuele Senesi. Il pubblico ministero Rosanna Buccini aveva chiesto la condanna a quattro anni.
Il procedimento era nato dalla denuncia fatta dalla donna (la coppia, di origine albanese, all’epoca dei fatti viveva a Montecassiano) dopo essere stata minacciata con una pistola – poi risultata essere giocattolo – davanti a uno dei figli minorenni. In base a quanto riferito dalla vittima, i maltrattamenti sarebbero iniziati dal 2012 e sarebbero proseguiti fino a giugno di quest’anno. In più occasioni l’allora coniuge l’avrebbe picchiata tirandole i capelli e colpendola con degli schiaffi. Alla fine ad aprile dello scorso anno la donna aveva comunicato al marito di volersi separare ma lui aveva reagito afferrando un coltello in cucina e minacciando di compiere gesti autolesionistici.

L’avvocato Patrizia Palmieri

Decisa a chiudere quella relazione la donna prese i figli minori e andò a casa del cognato che li ospitò per alcuni giorni ma a quel punto il marito avrebbe iniziato a minacciarla di morte. Nei giorni successivi diverse sarebbero state le minacce di compiere anche gesti autolesionistici, poi a giugno scorso l’ultimo episodio: il 31enne, dopo aver raggiunto la ormai ex coniuge nella nuova casa di lei per portare uno dei figli in gita, aveva estratto una pistola puntandola alla tempia della donna intimandole di vestirsi e di tornare a casa con i figli altrimenti avrebbe ucciso lei e poi si sarebbe tolto la vita. In quell’occasione la donna sarebbe riuscita a raggiungere il terrazzo di casa e a chiedere aiuto. Dopo pochi minuti sul posto era intervenuta una pattuglia dei carabinieri.