MONTEFANO – Non gradisce il controllo notturno dei carabinieri e telefona al 112 per comunicarlo all’operatore ma lo fa con imprecazioni, volgarità ed espressioni blasfeme poi minaccia di andare a Macerata a “spaccare in quattro tutto il Comando dei carabinieri”: 32enne finisce in carcere.
Il fatto risale alla notte di domenica scorsa, l’arresto è avvenuto tre giorni dopo. Il giovane, un 32enne del posto, era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, ed aveva la prescrizione di stare a casa dalle 21 alle 7. Per questo motivo domenica notte è stato controllato dai carabinieri della locale Stazione. Ma il giovane, evidentemente infastidito dal controllo subito, dopo aver esternato le sue rimostranze alla pattuglia, ha chiamato il numero unico per le emergenze (il 112) e l’operatore della centrale operativa della Compagnia di Macerata che ha risposto è stato investito da imprecazioni volgari di ogni genere e frasi blasfeme. Così dopo essersi anche lamentato di essere stato controllato a casa in orario notturno, al termine della telefonata, sempre con tono aggressivo, il 32enne ha minacciato il militare di recarsi a Macerata e di spaccare in quattro tutto il Comando dei carabinieri. Per questo comportamento è stato denunciato a piede libero per il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale. Parallelamente il fatto è stato segnalato anche al magistrato di sorveglianza di Macerata che ha emesso il decreto di sospensione della misura e il 32enne è finito in carcere. Terminate le formalità di rito è stato portato alla casa circondariale di Fermo.
Ieri invece è finito in carcere, anche lui a Fermo, un 24enne di origine marocchina che vive a Cingoli. Il giovane, sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento terapeutico, la mattina di mercoledì (26 luglio), alla vista dei carabinieri impegnati in un controllo avvenuto nei pressi della sua abitazione ma nei confronti di un’altra persona, ha assunto un atteggiamento ostile, provocatorio e sprezzante e pertanto è stato segnalato al magistrato di sorveglianza di Macerata che ha disposto la sospensione della misura e il 24enne è finito in carcere.