Macerata

Morrovalle, Piero Romitelli torna allo Zecchino d’Oro: «La mia canzone contro il bullismo»

Dopo il secondo posto dello scorso anno, l'autore che ha scritto per i big della musica italiana, Piero Romitelli, torna allo Zecchino d'oro con un brano contro il bullismo e un monito per i più piccoli: «Non ascoltate chi vi prende in giro». La musica è stata realizzata con Emilio Munda, di Sforzacosta

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MACERATA – Piero Romitelli per la seconda volta consecutiva allo Zecchino d’Oro. Non come cantante, s’intende, ma come autore. Romitelli, originario di Morrovalle, ha infatti firmato l’ennesimo brano dal titolo ´CoccoDance´. La musica è stata realizzata insieme ad Emilio Munda, di Sforzacosta.

A cantare ´CoccoDance´, sarà la piccola Elisabetta, direttamente dalla Sardegna. Lo scorso anno, il brano di Romitelli era arrivato secondo allo Zecchino, aggiudicandosi il premio Rai Radio Kids per il brano più radiofonico. «Non scrivo per vincere – fa Romitelli, con l’umiltà che da sempre lo contraddistingue – Pensate che il premio che mi hanno consegnato lo scorso anno, l’ho regalato alla bimba che si è aggiudicata il secondo posto». La canzone potrebbe essere trasmessa già da venerdì. Domenica sera, la finale condotta da Carlo Conti.

I due artisti marchigiani con Eros Ramazzotti

«È una canzone divertente, molto dance e ballabile – riflette Romitelli – È travolgente, un sound orecchiabile». La musica leggera e spensierata cela un messaggio importante. Gli uccelli alti prendono in giro quelli che a volare non riescono: «Da un lato le aquile, dall’altro il pollo, la gallina, lo struzzo. È una metafora della vita», riflette lui.

Al centro di tutto, un messaggio ai più piccoli: «Nonostante certe volte qualcuno possa venire preso in giro da altri bambini più o meno grandi per i loro difetti, il messaggio che voglio dare – commenta l’autore – è che i nostri difetti non sono tali. Non sono difetti – ribadisce – ma caratteristiche, sono la nostra carta d’identità, ciò che ci rende unici. Non bisogna pensare a ciò che ci viene detto, è una forma di bullismo».

E a proposito di bullismo, dice: «L’età si è abbassata di molto. Lo stereotipo che ci forniscono oggi tv e social media è artefatto. Bisogna anzitutto accettarsi e accettare le proprie caratteristiche. Non difetti, ma caratteristiche. Ognuno è unico a suo modo. E io vorrei dirlo in modo allegro e spensierato».