Macerata

Macerata in lutto, morto a 78 anni don Luigi Taliani

Parroco e giornalista, nel 2019 aveva celebrato 50 anni di sacerdozio. Era anche direttore dell'Ufficio comunicazioni della Diocesi. «Sacerdote umile e generoso»

MACERATA – «Don Luigi Taliani è tornato oggi alla casa del Padre. Grazie di tutto, don Luigi». Poche parole, ma solo un grande grazie, scritto sul sito dell’unità pastorale della chiesa dell’Immacolata per salutare don Luigi Taliani, uno dei parroci della parrocchia e tra i volti più amati della città. Don Luigi è morto nel primo pomeriggio di oggi, a 78 anni, dopo una lunga malattia. Originario di Cingoli, nel 2019 aveva celebrato i 50 anni di sacerdozio, ma in tanti lo hanno conosciuto anche come giornalista equilibrato e sempre aperto al confronto. Era, infatti, direttore dell’Ufficio Comunicazioni della Diocesi di Macerata e assistente diocesano di Azione Cattolica. Per anni è stato direttore di Radio Nuova Macerata e direttore responsabile del settimanale settimanale diocesano Emmaus.

In molti lo ricordano anche perché era solito mandare un messaggio, con un pensiero o uno scritto del Vangelo o delle letture, per augurare buona giornata. E per i suoi sorrisi che non faceva mai mancare a nessuno. «Ci ha insegnato che il Vangelo si medita con il giornale in mano, un’altra generazione di preti, quelli con lo sguardo aperto, critico, plurale – lo ricorda l’ex assessore Stefania Monteverde -. Belli gli anni in cui ha fondato il giornale Emmaus e mi aveva invitato in quel primo gruppo di avventurosi, giornale libero per leggere i tempi senza moralismi. Quante discussioni, quante chiacchierate su questi tempi che difettano di impegno sociale, diceva. L’ultimo suo messaggio è stato qualche settimana fa, il regalo per il mio compleanno, una frase di don Tonino Bello. Il coraggio della speranza!».

«Ci mancherà il suo sorriso bonario e la sua parola – il ricordo di Angelo Sciapichetti, segretario provinciale del Pd -. Sacerdote umile e generoso. Non sempre è stato ascoltato e capito, ma la sua parola e il suo impegno nell’Azione Cattolica hanno rappresentato per me, come per molti maceratesi, una fulgida testimonianza e un grande esempio».

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