MACERATA – Musei gratuiti per gli abbonati della Lube, ma non per gli studenti delle scuole. È un botta e risposta tra l’opposizione, in particolare tra i consiglieri Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune) e Maurizio Del Gobbo (Pd) che ribadiscono come l’amministrazione abbia bocciato l’ordine del giorno delle opposizioni in cui si chiedeva, appunto, l’ingresso gratuito ai musei per gli studenti delle scuole e la maggioranza che difende l’operato dell’amministrazione, sottolineando come l’ingresso sia già gratuito per chi ha ameno di 13 anni.
«L’ingresso gratuito per le scuole di Macerata ai musei civici e allo Sferisterio è necessario perché da due anni ragazzi e bambini a causa della didattica a distanza e delle norme di sicurezza non si possono muovere ed ora hanno bisogno di tornare a muoversi, viaggiare, fare esperienze fuori dalle aule – spiega la consigliera Monteverde – e perché hanno perso il contatto con il territorio. Non basta una visita una tantum per conoscere e amare il proprio patrimonio culturale: stimoliamo le scuole a fare lezione nei luoghi della cultura». «Con il mancato accoglimento dell’ordine del giorno presentato dalla consigliera Monteverde – incalza Del Gobbo – si è consumato un ennesimo atto di inadeguatezza e protervia amministrativa, oltre che di vera e propria insensibilità. Considerato che è stato consentito, invece, l’ingresso gratuito ai musei agli abbonati della Lube, che non credo ne avessero così bisogno, l’attuale amministrazione ha dimostrato, negando analoga gratuità agli studenti, di anteporre le logiche di basso marketing a quelle sociali ed educative e di discriminare gli abbonati di altre società sportive».
Ferma la replica dei consiglieri di maggioranza della lista “Sandro Parcaroli sindaco” che ricordano, invece, come: «L’opposizione cerca di mistificare la realtà con comunicati in cui parla della mancata approvazione dell’ordine del giorno che proponeva la gratuità per l’ingresso dei musi civici agli studenti ma non dice che fino ai 13 anni i musei di Macerata sono gratuiti (o forse non lo sa?) – spiegano Alessandro Bini, Cristina Cingolani, Sabrina De Padova e Romina Leombruni -. Quindi fino ai 13 anni, sia che i bambini arrivino con la famiglia che con la classe, non pagano e soprattutto è importante capire che pagare il biglietto non è un disincentivo alla cultura dei ragazzi. All’opposizione ricordiamo inoltre, dato che sembra non esserne a conoscenza, che a Macerata ci sono luoghi di cultura che sono accessibili gratuitamente come la Biblioteca Mozzi Borgetti, il parco archeologico di Helvia Ricina, Villa Ficana e il Museo di Scienze Naturali. Solo per Palazzo Buonaccorsi, la Torre e lo Sferisterio è stato previsto un biglietto di ingresso il cui incasso viene gestito da Sistema Museo – per effetto del contratto di nove anni stipulato dalla precedente amministrazione – che poi reinveste nei progetti legati al Project, al punto informativo e ad altre attività. Il biglietto permette quindi di mantenere anche una struttura di controllo e gestione dei bookshop nelle sedi e punti informativi in città con personale formato e motivato. L’amministrazione ha invitato Sistema Museo a tenere sempre aggiornato, formato e adeguatamente pagato il personale, a garanzia di un servizio di qualità da offrire a tutti i cittadini e turisti che verranno a visitare la città».
I consiglieri di maggioranza, inoltre, ricordano come sia stata l’assessore Katiuscia Cassetta «a ottenere uno sconto del 50% da Sistema Museo sul biglietto per gli studenti sopra ai 13 anni», mentre sull’accesso gratuito agli abbonati della Lube, precisano: «La Lube è stata costretta a lasciare Macerata per vari motivi che non stiamo qui a ricordare e un riavvicinamento crediamo sia auspicabile per diversi aspetti. Da tenere presente poi che la gratuità degli abbonati è una convenzione che Sistema Museo ha stipulato direttamente con la Lube, squadra conosciuta in tutto il mondo, e l’amministrazione ne ha solo beneficiato con un rientro di visibilità importante. Inoltre, in una famiglia, non tutti sono abbonati Lube e questo permetterà di portare nei musei di Macerata persone paganti come amici e parenti».