Macerata

Macerata, non finisce l’insalata e l’educatore lo rimprovera: a processo

Era accusato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina un 68enne maceratese. Il giudice ha emesso sentenza di assoluzione per tenuità del fatto

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Rimprovera un bambino di 11 anni per non aver finito l’insalata, educatore scolastico accusato di abuso dei mezzi di correzione. Assolto per tenuità del fatto. Si è chiuso ieri il processo a carico di un educatore scolastico di 68 anni finito sotto processo dopo aver ripreso un bambino in mensa. I fatti risalgono al 2017. Erano gli ultimi giorni di dicembre quando l’uomo, che all’epoca lavorava in un istituto scolastico di Macerata, avrebbe aggredito verbalmente il minore.

Nello specifico, secondo la ricostruzione accusatoria – il fascicolo è del sostituto procuratore Rossana Buccini ma ieri in aula l’accusa è stata sostenuta dal pubblico ministero Raffaela Zuccarini – il bambino undicenne gli era stato affidato per la refezione scolastica e l’educatore, vedendo che il minore non aveva finito di mangiare l’insalata che aveva nel piatto, avrebbe reagito umiliandolo e dicendogli davanti a diverse persone che erano presenti in quel momento: «Tu non sei nessuno, sei un bambino viziato, chi ti credi di essere, ti credi superiore perché sei il figlio di un funzionario pubblico?».
Vedendo che l’11enne aveva lasciato nel piatto l’insalata lo aveva redarguito: «Che te lo sei fatto mettere a fare, adesso te lo devi mangiare tutto. A me non mi importa chi è tuo padre».

La vicenda finì in Tribunale, per il pm Buccini infatti quelle parole pronunciate contro l’11enne lo avrebbero umiliato «con conseguente pericolo per la sua salute psichica» e l’educatore scolastico finì a processo per abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.

Ieri la discussione: il pm Raffaela Zuccarini ha chiesto la condanna a un mese di reclusione, il legale Sante Monti l’assoluzione. Il giudice Roberto Evangelisti ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti del 68enne per tenuità del fatto.