MACERATA – Una nuova app dedicata agli studenti dell’Università di Macerata, progettata per facilitare l’integrazione nella vita cittadina e migliorare l’accesso ai servizi culturali: è il frutto della collaborazione tra Arci Macerata, che ha ottenuto il finanziamento del bando del Pnrr cultura per il supporto ai settori culturali e creativi, UniMc, Typimedia e il Comune di Macerata.
Venerdì pomeriggio, nello spazio multimediale del Social@b, si è tenuta la presentazione ufficiale di questa piattaforma, giunta ormai alla fase finale di sviluppo prima di essere lanciata sui principali store digitali. All’incontro, inserito tra i pre-eventi del Macerata Humanities Festival, hanno partecipato il rettore John McCourt, la prorettrice con delega alla terza e quarta missione Catia Giaconi, il presidente di Arci Macerata Massimiliano Bianchini insieme a Donato Bevilacqua, l’assessore comunale all’Università Katiuscia Cassetta e Edoardo Fedele di Typimedia.
La nuova app è stata concepita come un ponte tra la città e la comunità studentesca. Non solo uno strumento per agevolare l’integrazione degli studenti nella vita cittadina, ma anche un veicolo per permettere alla città di sintonizzarsi meglio con le necessità della popolazione universitaria. La piattaforma è infatti progettata per raccogliere e presentare in modo sempre aggiornato il ricco palinsesto culturale di Macerata, permettendo ai vari attori cittadini – privati, terzo settore e istituzioni pubbliche – di coordinare meglio l’offerta dei servizi.
«È un progetto – ha sottolineato il rettore John McCourt – che unisce tecnologia e comunità, mettendo al centro il benessere della nostra popolazione studentesca».
L’assessore Katiuscia Cassetta ha ribadito l’importanza della sinergia tra le istituzioni locali: «Speriamo che l’app si diffonda rapidamente e che sia un’opportunità per ottenere feedback dagli utenti». Il presidente di Arci Macerata, Massimiliano Bianchini, ha parlato del valore sociale di questo strumento. «Arci è da sempre impegnata a creare spazi di socialità e occasioni di incontro per i giovani. Con questa applicazione offriamo agli studenti un’opportunità per sentirsi parte di una rete più ampia». Dal punto di vista tecnologico, Edoardo Fedele di Typimedia ha descritto l’app come «uno strumento pratico, semplice e scalabile», pensato per evolvere nel tempo. «Ora la sfida – ha aggiunto Donato Bevilacqua – è creare una rete di comunicazione tra associazioni, enti pubblici e privati, per una comunità più coesa».