ANCONA – Approvata nella giornata di oggi in consiglio regionale la legge denominata “Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile”.
Una legge voluta fortemente dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, nell’ulteriore veste di assessore al Turismo, al fine di rilanciare l’iniziativa a favore dei centri storici e dei borghi, delle aree interne al fine di rivitalizzare il tessuto economico produttivo ma anche sociale, specie di quei territori che hanno pesantemente subito gli effetti del sisma del 2016. Tutto ciò avverrà attraverso nuove politiche per il turismo, per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici, della sapienza artigianale e della capacità imprenditoriale: «Questa è una legge molto importante per il nostro territorio – ha detto il presidente della Regione prima di votare in assemblea – perché rivolge uno sguardo concreto a tutti quei luoghi che rappresentano un patrimonio fondamentale per la nostra identità ma che stanno vivendo una fase di difficoltà».
Grande soddisfazione per l’approvazione della legge è stata espressa dalla consigliera di Fratelli d’Italia Elena Leonardi nonché presidente della IV commissione consiliare permanente: «È un’occasione importante per il maceratese che da sempre si caratterizza per le bellezze dei propri centri storici e per tutti i comuni colpiti dal sisma del 2016 – ha commentato a caldo la Leonardi – ringrazio il presidente Acquaroli e tutto l’esecutivo per questa legge che valorizza i Borghi luogo della cultura, della tradizione enogastronomica ed artigianale e che costituiscono un patrimonio unico. Mi preme poi sottolineare l’aspetto relativo al potenziamento dell’accoglienza diffusa attraverso l’istituzione della rete regionale dell’albergo che sarà contraddistinta con l’individuazione di un marchio di rete” ha concluso la consigliera.
Tre saranno le direzioni strategiche in cui si muoverà la legge, la prima è quella del Borgo Accogliente, dove si andranno a sostenere progetti di riqualificazione e valorizzazione del tessuto economico e sociale degli stessi attraverso ad esempio il recupero edilizio, la seconda direzione è quella Albergo Diffuso, una sorta di struttura di accoglienza capillare, da insidiare, valorizzare e riqualificare sia nei borghi che nei centri storici. C’è infine la Residenza Diffusa per il recupero ai fini prevalentemente turistici di nuclei storici extraurbani e di borghi rurali. Altri interventi riguarderanno la transizione al digitale, la promozione della filiera agricola e alimentare, le politiche attive del lavoro, i beni e attività, per citare soltanto alcune di esse.
La nuova legge, programmata nell’arco di un triennio, potrà contare su una dotazione finanziaria di 7 milioni e 800 mila euro tra fondi regionali ed europei e prevede tra le altre cose l’istituzione di un elenco dei Borghi Storici delle Marche. Potranno presentare domanda comuni in possesso di alcuni requisiti: popolazione non superiore a 5000 abitanti nel borgo storico, anche se appartenenti a Comuni più grandi, prevalenza di edifici di interesse storico-artistico sull’insieme del costruito (complesso esteticamente omogeneo), presenza di attività economiche e commerciali locali e di servizi di potenzialità turistica.