Macerata

Macerata, nuova scuola al posto dei giardini. L’assessore frena: «Solo uno studio preliminare»

Andrea Marchiori risponde alle preoccupazioni dei cittadini di rione Marche che hanno avviato una raccolta di firme per fermare il progetto. «Nei prossimi giorni incontreremo i cittadini per spiegare la situazione»

MACERATA – «Nei prossimi giorni incontreremo i cittadini per spiegare nei dettagli la situazione e per evitare allarmismi in un momento in cui è in corso lo studio preliminare di fattibilità del progetto e, dunque, nessuna decisione definitiva è stata ancora adottata». A cercare di stemperare le tensioni e rassicurare i cittadini è l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori, che interviene per spiegare che sulla realizzazione del nuovo plesso della scuola “Mameli” nell’area dei giardini di via Ancona, ancora non è sia nulla di deciso.

Il progetto, inserito nel piano di edilizia scolastica 2021-2026, infatti come spiegato dall’assessore, è ancora uno studio di fattibilità, per cui tutto può ancora essere messo in discussione, a partire proprio dalla localizzazione. La possibilità che si potesse cementificare l’area verde di via Ancona aveva messo in allarme i residenti, che hanno già avviato una raccolta di firme e sono pronti a costituirsi in un comitato.

«La costruzione della nuova scuola “Mameli” è uno dei tanti interventi del piano di edilizia scolastica 2021-2026 e, non essendo disponibili spazi utili nell’area, è indispensabile procedere a uno studio preliminare di fattibilità tecnica – spiega Marchiori -. Gli uffici e l’amministrazione sono impegnati da mesi nello studio delle varie ipotesi alternative per garantire la migliore collocazione al nuovo edificio di modo da garantire il rispetto anche delle aree verdi circostanti. In questo momento, la fase attuale è necessaria per supportare la richiesta di contributi che arriveranno dai fondi destinati alla ricostruzione post-sisma. Al momento gli studi tendono a evitare una drastica delocalizzazione al fine di garantire il servizio scuola per la stessa utenza territoriale».