MACERATA – «La comparsata a Macerata dell’assessore regionale alla Sanità Saltamartini è stata il palcoscenico ideale per indossare il suo abbigliamento naturale: quello del bugiardo politico seriale». Sono sei le bugie che secondo l’ex sindaco di Macerata, e oggi consigliere regionale Romano Carancini, l’assessore regionale continuerebbe a dire riguardo la costruzione del nuovo ospedale di Macerata. «Saltamartini annuncia come un suo successo personale che il nuovo ospedale di Macerata si farà, ma non occorreva che venisse a dircelo dato che era nel programma della precedente amministrazione comunale – incalza Carancini -. Lo ha deciso con un atto formale l’Area Vasta 3, all’unanimità, cioè tutti i sindaci della provincia di Macerata, compreso l’allora sindaco di Potenza Picena, tale Francesco Acquaroli nell’ottobre del 2017. Lo ha formalizzato la Regione Marche nel piano socio sanitario e anche con la delibera di giunta regionale 1.782 del 2018. Sarebbe stato l’ospedale di primo livello della provincia di Macerata con oltre 500 posti letto che Saltamartini, invece, intende ridimensionare a 300. L’amministrazione Acquaroli, quindi, non ha posto in essere nessun atto di programmazione sanitaria dell’ospedale di Macerata e non raccoglie, ad oggi, alcun finanziamento per la sua costruzione».
Altra “bugia” sarebbe relativa ai finanziamenti per realizzare la struttura, dato che «ad oggi non ci sono finanziamenti, non ci sono atti amministrativi della Regione che stanziano risorse sufficienti destinate all’ospedale di Macerata ad eccezione dei 55 milioni finanziati, però, dal Ministero su richiesta della precedente giunta regionale. La richiesta di finanziamento per il “nuovo polo ospedaliero di Macerata”, infatti, è stata fatta dalla giunta Ceriscioli, come si può ricavare dal decreto del 16 del 2021 che raccoglie l’elenco degli interventi per i settori dell’edilizia sanitaria richiesti dal Ministero della Sanità con nota del 17 aprile 2019 (su indicazione precedente da parte delle Regioni) al Ministero dell’Economia e Finanze, tra cui appunto l’ospedale di Macerata. Nel 2019 Saltamartini non c’era. Saltamartini, inoltre, dichiara che, sull’ospedale di Macerata, al momento dell’insediamento della giunta Acquaroli nel 2020, non c’era alcun atto ufficiale a parte la decisione dei sindaci di Area Vasta 3. Non è vero. Tra gli altri atti, è sufficiente che l’assessore Saltamartini legga la delibera di giunta regionale Marche 1.782 del 2018 a oggetto: “Localizzazione e individuazione del sito per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera di primo livello dell’Area Vasta 3 in località La Pieve di Macerata”.
Questo e altri sono atti ufficiali, delibere di giunta regionale dal contenuto istruttorio ben chiaro. Le bugie si trasformano nel ridicolo poi se si va a leggere la brochure elettorale dell’assessore Saltamartini nella quale egli pubblica la foto della proposta progettuale dell’ospedale di Macerata messa a bando per eventuali proposte migliorative. Insomma una procedura amministrativa avviata ed avanzata che avrebbe permesso, ove si fosse dato seguito, al completamento dell’ospedale entro il 2025».
L’elenco prosegue tornando sulle cifre necessarie per la realizzazione del nuovo complesso. «L’assessore dichiara che l’ospedale di Macerata costa tra i 130 e i 140 milioni, ma non è vero – incalza ancora l’ex sindaco -. Quello è il costo della sola infrastruttura fisica – la scatola – non anche di tutto quanto attiene alle strutture sanitarie e tecnologiche che dovranno riempire l’ospedale. Mancano per queste ulteriori 80 milioni. L’ultima bugia detta da Saltamartini è che il Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di Macerata è di secondo livello. Non è vero. La struttura dipartimentale della emergenza e urgenza di Macerata è di primo livello, ma questa affermazione è solo segno di ignoranza e non di consapevole frottola, come per le altre sopra segnalate. Per uno come Saltamartini che, da assessore, ha dichiarato che avrebbe assunto 3.000 infermieri, che avrebbe curato il Covid con l’idrossiclorochina e l’ozono, che avrebbe prodotto in proprio qui nelle Marche i vaccini, che avrebbe sconfitto la pandemia nella regione con le cure monoclonali, che a settembre 2021 avrebbe assunto 15 infermieri per il pronto soccorso di Macerata (mai visti), che i lavori per il nuovo ospedale di Macerata sarebbero iniziati nel 2022, senza ricordarne altre, in fondo, queste bugie di ieri possono apparire innocenti. Ma ciò che è insopportabile – conclude Carancini -, ancora una volta, è il prendersi gioco impunemente dei cittadini, esternando enormi bugie senza senso di responsabilità pubblica e rigore istituzionale ma confermando, piuttosto, il tratto identitario di una persona inadeguata a guidare la sanità marchigiana».