Macerata

Omicidio di Alika a Civitanova, la perizia psichiatrica: «Ferlazzo è capace di intendere e di volere»

Nei giorni scorsi il perito nominato dal gip, lo psichiatra Gianni Giuli, ha depositato in Tribunale i risultati dell'accertamento eseguito sul 32enne che il 29 luglio scorso ha ucciso l'ambulante nigeriano in pieno centro

Il luogo dove è stato aggredito e ucciso l'ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu

CIVITANOVA – Il 29 luglio scorso quando in pieno centro a Civitanova Filippo Ferlazzo ha ucciso a mani nude l’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu, il 32enne era capace di intendere e di volere. Lo ha scritto nero su bianco lo psichiatra Gianni Giuli che nei giorni scorsi ha depositato i risultati dell’accertamento eseguito su delega del gip Claudio Bonifazi. La perizia psichiatrica era iniziata l’11 ottobre scorso e ai vari step aveva preso parte una vera e propria equipe di esperti composta anche dai tre consulenti di parte: lo psichiatra Giovanni Battista Camerini nominato dal procuratore facente funzioni Claudio, la professoressa Monia Vagni nominata dall’avvocato Roberta Bizzarri difensore di Ferlazzo, e lo psichiatra Marco Giansanti nominato dall’avvocato Francesco Mantella che tutela i familiari di Alika.

L’accertamento eseguito con la formula dell’incidente probatorio era stato disposto dal giudice per le indagini preliminari per capire se al momento del delitto il 32enne salernitano fosse capace di intendere e di volere e se il giovane è capace di partecipare coscientemente al procedimento in corso. Ad entrambi i quesiti la risposta dello psichiatra è stata affermativa.

Dalla documentazione medica acquisita subito dopo i fatti, invece, era emerso che Ferlazzo era affetto da un disturbo bipolare e da un disturbo borderline della personalità con una invalidità riconosciuta e certificata pari al 100%, tanto che la madre ne era stata nominata amministratrice di sostegno. Adesso l’ultimo tassello mancante per la chiusura delle indagini è l’autopsia, dopo alcune richieste di proroga infatti a breve dovrebbero essere depositati i risultati dell’accertamento medico-legale.