Macerata

Ambulante ucciso, arresto convalidato. Il legale: «Nessuna volontà razziale»

L'operaio 32enne, in carcere con l'accusa di omicidio volontario e rapina, resta recluso a Montacuto. Lo ha deciso il gip Bonifazi durante l'udienza di convalida di questa mattina durata oltre un'ora

L'avvocato Roberta Bizzarri all'uscita di Montacuto dopo l'udienza di convalida

MACERATA – Convalidato l’arresto di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, il 32enne che venerdì scorso, in pieno centro a Civitanova Marche, ha colpito l’ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchukwu, rimasto ucciso sul selciato di Corso Umberto I. Ferlazzo ha colpito l’ambulante con la stampella che il 39enne utilizzava dopo essere stato investito mentre era in bicicletta nei mesi scorsi.

Questa mattina nel carcere di Montacuto dove l’operaio 32enne è recluso con l’accusa di omicidio volontario e rapina, si è tenuta l’udienza di convalida di Ferlazzo davanti al gip di Macerata Claudio Bonifazi e al magistrato e procuratore facente funzione di Macerata Claudio Rastrelli. 

Al termine dell’udienza l‘avvocato Roberta Bizzarri, legale difensore di Ferlazzo, parlando con i giornalisti ha spiegato che nel corso dell’udienza durata oltre un’ora, l’operaio 32enne residente a Civitanova Marche «ha collaborato».
«Ha parlato con i magistrati – ha detto il legale – , ha detto la sua versione dei fatti e ha chiesto scusa alla famiglia per quello che è successo». 

Stando a quanto riferito dall’avvocato Bizzarri, Ferlazzo «ha chiarito che non c’era nessuna volontà razziale, assolutamente. Purtroppo, a prescindere dal colore, il gesto bruttissimo sarebbe stato comunque quello».

«Anche la Procura concorda» sull’assenza di una motivazione di tipo razziale, ha aggiunto il legale, precisando che la Procura «non ha contestato» l’aggravante «di questo tipo». Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte di Alika Ogorchukwu, che viveva a San Severino Marche con la moglie e un bambino di 8 anni. 

L’autopsia verrà eseguita domani mattina 2 agosto all’ospedale di Civitanova Alta dove si trova il corpo del 39enne nigeriano. L’incarico verrà conferimento al medico legale indicato dalla Procura di Macerata, la dottoressa Ilaria De Vitis.