CIVITANOVA MARCHE- «Siamo naturalmente vicini alla famiglia, alla comunità nigeriana e stiamo lavorando per trovare il miglior sostegno possibile, stiamo lavorando affinché questi episodi di violenza non accadano. Civitanova è stata sempre una città aperta a tutte le culture una città pacifica. E’ un fatto che ci addolora profondamente. La giustizia farà il suo corso, siamo fiduciosi. Ci complimentiamo per l’immediato intervento delle forze dell’ordine, che hanno assicurato il malvivente alla giustizia. Siamo fiduciosi che giustizia verrà fatta, adesso è il momento del silenzio, della vicinanza nei confronti della famiglia e di tutta questa comunità nei cui confronti Civitanova rimane vicina. Nessuno è intervenuto? Ripeto, è un momento di dolore, ci sono delle indagini dopo di ché verranno fatte delle valutazioni, non mi sembra oggi il momento di parlare di altro se non quello di condannare con fermezza questo gesto di violenza e stringersi intorno al dolore». Queste le prime parole del sindaco Fabrizio Ciarapica presente stamani in corso Umberto I, che è stato richiamato all’attenzione dal sit-in della comunità nigeriana che, per solidarizzare con il povero Alika, ha deciso di radunarsi prima intorno al luogo dell’omicidio
La giornata
«We need Justice», «basta razzismo», sono solo alcuni degli slogan lanciati dai nigeriani, una quarantina circa che si sono appostati al semaforo di corso Umberto I : da parte loro è stato chiesto, a gran voce, l’intervento, del primo cittadino Ciarapica. Ad un certo punto, sul luogo è arrivata la vedova di Alika, la signora Charity Oriaki. Straziante la scena di lei, che sdraiata a terra, si è avvolta nella disperazione e ha gridato giustizia: «Voglio giustizia, spero di poter vedere quell’uomo in faccia». Sono alcune delle parole che si è riuscito a comprendere in un marasma di urli, grida e confusione generale. Ad un certo punto, sono giunti sul posto gli avvocati Francesco Mantella e Ilaria Narducci che assistono la famiglia del defunto. Mantella ha fatto un po’ da mediatore tra la comunità nigeriana e le forze dell’ordine, impegnate a ripristinare l’ordine. Poi, è arrivato il sindaco Ciarapica che ha ricevuto a palazzo Sforza la vedova con i figli. Nel frattempo, i membri della comunità nigeriana hanno continuato a bloccare il traffico in corso Umberto e sono scoppiati momenti di tensione quando alcune frasi di un semplice passante sono state mal interpretate dai giovani nigeriani. Quest’ultimi hanno infatti tentato di aggredirlo, ma l’intervento delle forze dell’ordine ha scongiurato il peggio. Alla fine, la situazione si è allietata verso le 13 quando molti dei presenti se ne sono andati.