CORRIDONIA – Dopo tre giorni di agonia questa notte il cuore dell’86enne Bruno Cartechini si è fermato. Domenica mattina, giorno di Pasqua, aveva ucciso con un colpo di fucile la moglie coetanea Palma Romagnoli, gravemente malata, poi aveva rivolto verso sé l’arma.
Lo strazio della figlia: «Angeli miei pregate per me aiutatemi a superare questo tremendo momento. Vi ho amato e vi amerò per sempre Mamma, Papà. Come nella vita vi siete amati tanto così anche nella morte».
Il dramma si era consumato alle prime ore del giorno di Pasqua, verso le 6.40 l’anziano (che viveva con la moglie in una casa nelle campagne di Corridonia, al confine con Mogliano) aveva preso il suo fucile da caccia regolarmente detenuto e lo aveva rivolto contro la moglie, affetta da una grave malattia degenerativa che l’aveva costretta al letto, e aveva sparato. La moglie era morta sul colpo, poi l’86enne si era puntato l’arma all’addome e aveva fatto fuoco. Il colpo però non fu mortale, trasportato d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette i medici avevano sottoposto Cartechini a un delicato intervento ma le sue condizioni sono rimaste sempre critiche fino all’aggravamento di ieri pomeriggio.
Era stata la figlia, che con il marito si era trasferita al piano superiore di quell’abitazione proprio per aiutare il padre ad accudire la madre, a dare l’allarme. Prima della tragedia Cartechini aveva scritto su un’agenda i motivi di quel drammatico gesto, aveva spiegato come fosse diventato insostenibile e straziante per lui vedere la donna con cui aveva condiviso sessant’anni di vita soffrire in quel modo. Ieri pomeriggio all’obitorio dell’ospedale di Macerata, su disposizione del pubblico ministero Claudio Rastrelli il medico legale Antonio Tombolini ha eseguito l’autopsia sul corpo di Palma Romagnoli.
Questa notte anche il marito è morto. Per lui la Procura ha ritenuto non necessario l’esame autoptico. Venerdì prossimo alle ore 10 alla chiesa dei santi Pietro, Paolo e Donato a Corridonia saranno celebrati i funerali di entrambi, domani (giovedì 4 aprile) i feretri saranno esposti alla sala del commiato Verdini in via Font’Orsola.