CAMERINO – “Ricostruire quali orizzonti?” è il titolo dell’incontro organizzato congiuntamente dagli Ordini degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Terni, Perugia, Teramo, Pescara, L’Aquila, Rieti con il Commissario alla Ricostruzione Sen. Guido Castelli e il Direttore dell’Ufficio Ricostruzione Marco Trovarelli in programma lunedì 27 marzo dalle ore 16.30 all’Auditorium della Musica “Franco Corelli” a Camerino.
All’incontro oltre ai Presidenti degli Ordini territoriali coinvolti, interverranno alcuni delegati del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, S.E. Mons. Francesco Massara Arcivescovo della Diocesi di Camerino e San Severino, il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il Magnifico Rettore di Unicam Claudio Pettinari e il Prorettore Graziano Leoni, Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio Unica delle Marche, e gli Architetti che sono professionalmente interessati dalla ricostruzione pubblica e privata.
«Al Commissario Castelli – spiega Viviana Caravaggi Vivian, Coordinatrice della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti delle Marche a nome dei colleghi – illustreremo alcune problematiche che abbiamo riscontrato, sulle quali intendiamo confrontarci e per le quali si rende necessario un intervento normativo per semplificare il lavoro dei professionisti in sede di presentazione e gestione dei progetti di ricostruzione degli edifici pubblici e privati danneggiati dal sisma».
Gli Ordini professionali hanno sintetizzato un documento congiunto che sarà consegnato al Sen. Castelli e che conferma la sinergica volontà della categoria degli Architetti di fare squadra.
«Con un’iniziativa interregionale che riguarda l’intero cratere intendiamo far sentire la voce della categoria e fornire un contributo propositivo – insiste – con l’auspicio che il Commissario alla Ricostruzione sostenga le nostre proposte che afferiscono gli interessi generali della popolazione coinvolta auspicando una celere conclusione dei lavori a 7 anni di distanza dal sisma che ha severamente colpito il centro Italia e non solo quelli particolari della categoria che pur rappresentiamo».
«Il nostro auspicio – conclude – è privilegiare una ricostruzione che abbia una qualità architettonica riscontrabile che valorizzi le capacità degli Architetti di abbinare le competenze tecniche alle qualità del costruito».