CIVITANOVA – L’ospedale di Civitanova è il secondo della provincia maceratese, dopo Camerino, a ospitare i pazienti positivi al Covid-19. Il sindaco della città costiera Fabrizio Ciarapica ha sottolineato il metodo poco corretto con il quale la Regione ha preso delle decisioni importanti senza il coinvolgimento dei sindaci del territorio.
«Certamente dobbiamo fronteggiare tutti insieme e con senso di responsabilità l’emergenza coronavirus, concetto già espresso e di cui sono profondamente convinto, ma chiedo come sindaco una maggior informazione e condivisione tempestiva da parte delle autorità regionali – ha spiegato Ciarapica -. Noi sindaci siamo i primi interlocutori del territorio e la popolazione si aspetta da noi risposte celeri e certe. Non è accettabile che i sindaci siano tenuti fuori dalle decisioni, noi siamo il primo ‘front office’ dei nostri cittadini».
«Pur ribadendo naturalmente la disponibilità del nostro ospedale per fronteggiare l’emergenza coronavirus, vorremmo essere coinvolti nelle decisioni – ha aggiunto il primo cittadino -. Ieri con una delibera scritta si era garantito, riporto testualmente, che “Le UU.OO. (Unità Operative) di Ematologia, Medicina, Allergologia, Cardiologia possono continuare la loro attività secondo le ultime indicazioni”. Anche “Ortopedia potrà garantire tutta la traumatologia e le urgenze con percorsi dedicati”. In sintesi ci era stato messo nero su bianco che questi reparti sarebbero rimasti in sede. Diversamente per altri settori ci sarebbe stato uno smantellamento graduale verso Macerata».
«Nel corso della notte, però, si decide, diversamente e senza una comunicazione ufficiale nei confronti delle autorità e di noi sindaci, di smantellare l’intero Ospedale compresa la Medicina e l’Ematologia per un totale di 42 degenti, con in più 4 camere sterili che fra l’altro non possono essere utilizzate per i malati Covid-19 – spiega il sindaco -. La comunicazione è arrivata ai medici, alcuni anche richiamati dal loro turno di riposo, con una semplice mail. Ora, sapete chi è ricoverato in Medicina ed Ematologia? Malati leucemici gravissimi e trapiantati che certo non potrebbero permettersi di sopportare spostamenti».
«Non posso entrare nel merito, ma certamente questo metodo non trova la mia approvazione – ha continuato il sindaco che ha spiegato che nella giornata odierna si procederà allo smantellamento dei reparti sopra menzionati -. C’è bisogno di condivisione e di correttezza istituzionale, oggi più che mai. La Regione si sta muovendo in modo scorretto senza darci comunicazione e facendoci trovare di fronte a decisioni già prese».
«A questo punto, però, esigiamo che ci venga scritto che il nostro Ospedale, finita l’emergenza, che spero davvero termini il prima possibile, ritorni nella situazione ‘ex ante’, cioè come era prima della pandemia avendo rafforzato la struttura con la messa a regime anche dei due piani inutilizzati. I cittadini devono sapere che abbiamo a disposizione 800 mq per piano (tot. 1600 mq), almeno ora sapranno come sono stati investiti i loro soldi» ha concluso il primo cittadino.