CALDAROLA – Presentata ieri a Caldarola l’edizione 2020 di TeatrOpera Festival. Otto appuntamenti che uniscono altrettanti comuni delle due vallate maceratesi e che hanno come obiettivo di permettere a ogni spettatore, in questo momento storico, di compiere un percorso che lo porti a ritrovare sé tesso e a riconnettersi con la natura.
“Alle radici dell’anima” è il titolo scelto per questa edizione in cui ancora una volta sono l’arte e la bellezza a risollevare i territori feriti dal sisma e fiaccati dal Covid. È per questo che, con tutte le norme da rispettare, non si è voluto rinunciare a un appuntamento che è diventato caratteristico delle estati maceratesi.
Le prime cinque serate saranno in programma ad agosto e porteranno nelle piazze di Sant’Angelo in Pontano, Cessapalombo, Camporotondo, Penna San Giovanni e Caldarola, il “Salotto lirico sotto le stelle”; mentre i tre appuntamenti di settembre saranno ospitati nelle chiese di Monte San Martino, Serrapetrona e Belforte Del Chienti – ente capofila del progetto – con “Suor Angelica era mia madre”.
«Un evento che ci vede tutti riuniti per dare un segnale di ripartenza dal punto di vista culturale e un bel messaggio al territorio e a chi ama lo spettacolo – ha detto Giovanni Ciarlantini, consigliere del comune di Caldarola con delega al turismo e alla cultura -. Siamo convinti che abbiamo iniziato un percorso ottimale che ci possa vedere uniti negli anni futuri in condizioni sempre migliori e con la speranza di essere supportati dalle autorità centrali, perché da soli siamo piccoli e possiamo ben poco».
«Per noi solo collaborare con questi otto comuni è già bellissimo – ha aggiunto Serenella Pasqualini, direttrice artistica del Festival -. Lo vediamo come un inizio di qualcosa che dovrebbe continuare, con l’obiettivo di avere una struttura che possa essere sempre più presente nel territorio. Anche in questo momento di fermo mi sembra una cosa meravigliosa poter dare il via al nostro Festival».
«Nei primi cinque appuntamenti la musica sarà la protagonista del Festival mentre per le tre serate finale sarà proposta una rilettura che permette di inserire il teatro all’interno dell’opera e renderla fruibile anche ai meno appassionati. Viste le restrizioni le tre serate dello spettacolo si articoleranno in due turni con due cast diversi: uno alle 18 e l’altro alle 21:15» ha concluso Pasqualini.
«Siamo sulla strada giusta affinché la musica sia protagonista in un territorio eccellente come il nostro – le parole di Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri -. Come Unione Montana saremo al fianco dell’iniziativa e ci auguriamo che da questa esperienza si consolidi l’opportunità di programmare appuntamenti futuri. Questa è la strada giusta per far sì che le amministrazioni impieghino le giuste forze per la promozione del territorio, sempre con un occhio di riguardo alle eccellenze enogastronomiche».
Presente anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti. «Lo scorso anno ho potuto toccare con mano la validità dell’organizzazione e del Festival – ha detto -. I sindaci hanno dato dimostrazione di saper fare squadra. Soprattutto per la fase che stiamo attraversando, relativa alla ricostruzione, se non riconosciamo la capacità di fare squadra aldilà delle passioni e del credo politico, non potremo mai ripartire; è una storia che dobbiamo portare avanti insieme, da soli non si esce da questa situazione. Da maceratese credo che un format come questo sia propedeutico all’attività dello Sferisterio perché in questo modo viene trasmessa la cultura del bel canto».