MACERATA – Un parco inclusivo in cui tra altalene, labirinti e piccole miniere si possano ritrovare bambini con disabilità motorie, sensoriali, relazionali, ma anche senza alcuna disabilità. Perché i bambini, prima di tutto, hanno bisogno di interagire con i propri coetanei, da qui la differenza tra accessibile in senso tecnico e inclusivo. Da queste basi nasce il progetto “Tana libera tutti” presentato dall’amministrazione nella Giornata internazionale delle persone con disabilità che, grazie a una campagna di raccolta fondi, permetterà di realizzare un parco inclusivo all’interno dei giardini Diaz.
A fare da spinta a questa iniziativa è stato Matteo Carancini, un dipendente comunale con disabilità, che ha spronato l’amministrazione a creare uno spazio “senza barriere”. E ora l’iniziativa, sostenuta da Anffas e centro commerciale Val di Chienti, è pronta a partire. Dal 4 dicembre al 31 gennaio, infatti, sarà possibile fare una donazione a favore del progetto tramite la piattaforma GoFundMe: l’obiettivo è quello di raggiungere 15mila euro per poter acquistare vari giochi da esterno adatti ai bambini disabili.
«Si tratta di un primo passo, come un sasso gettato in uno stagno che crea cerchi concentrici che si ampliano sempre di più – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali, Francesca D’Alessandro -. Perché un bambino con disabilità è prima di tutto un bambino e deve poter giocare, come gioca ogni bambino inserito all’interno di un contesto favorevole e disponibile ad accogliere le differenze in quanto tali. In questo senso giardini pubblici accessibili costituiscono un’importante risorsa per una città accogliente e inclusiva perché giocando insieme sarà più semplice conoscersi ed apprezzarsi nelle proprie diversità. E vogliamo ringraziare Matte Carancini che si è messo a disposizione per raccontare la sua storia, permettendoci di aprire questo varco sul mondo della disabilità».
Un “gioco di squadra” che ha visto collaborare attivamente anche l’ufficio Tecnico, guidato dall’assessore Andrea Marchiori, perché «Questa bella iniziativa si innesta in un percorso di rigenerazione che ha l’ambizione di far dialogare gli ambiti architettonici, urbanistici e sociali. Preferisco, pertanto, che si parli di accessibilità urbana piuttosto che di abbattimento di barriere perché la visione deve essere quella di vivere i contesti della città in modo pieno e non di passarci accanto». Al fianco del progetto il centro commerciale Val di Chienti e il direttore Gianluca Tittarelli che hanno spostato subito l’iniziativa mettendo a disposizione la struttura e la loro agenzia di comunicazione, ma anche l’Anffas che da sempre lavora per una piena inclusione delle persone con disabilità.
Con i fondi raccolti saranno acquistati un’altalena con cestone in alluminio, un labirinto e una piccola miniera.