MORROVALLE – Gli uomini delle Fiamme Gialle sono riusciti a stroncare un giro d’affari illegale stimato per oltre un milione di euro. A insospettire i militari sono stati, nel corso di un sopralluogo in un’azienda di vendita all’ingrosso di pelle, alcuni scatoloni chiusi trovati in un’area di mille metri quadri in cui c’erano però altre pelli a terra. L’operazione è stata portata a termine dai Finanzieri della Compagnia di Civitanova e dai Carabinieri dei Nuclei Cites di Ancona e Fermo.
LA VICENDA – I finanzieri, durante un controllo avvenuto nel fine settimana scorso presso la sede di una società di Morrovalle che opera nel commercio all’ingrosso di pelli grezze e semilavorate, hanno trovato gli scatoloni con all’interno varie pelli pregiate. A insospettire gli uomini guidati dal capitano Tiziano Padua sono stati appunto gli scatoloni chiusi che si trovavano in uno spazio di oltre mille metri quadri dove, a terra, c’erano molte pelli liberamente esposte. Le Fiamme Gialle hanno così scoperto che all’interno delle scatole c’erano nascoste delle pelli animali appartenenti a specie protette come pitone, varano, arapaima gigas (una delle più grandi specie di pesce d’acqua dolce al mondo) e infine tartaruga marina.
Tutte pelli che fanno parte della specie protette dalla Convezione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), denominata in sigla Cites. I militari, notata l’assenza della documentazione comprovante la lecita detenzione delle pelli pregiate, hanno quindi sequestrato tutto il materiale per circa 262 chilogrammi di pelli.
Il titolare dell’azienda di Morrovalle, un 61enne incensurato, è stato denunciato per gli articoli 1 e 2 della Legge 150/1992 che disciplina i reati relativi all’applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione; l’uomo, oltre all’arresto dai sei mesi ai due anni, rischia una multa fino a 200mila euro e la sospensione della licenza da un minimo di sei mesi a un massimo di due anni in caso di condanna.
La vendita delle pelli pregiate illegalmente detenute avrebbe garantito all’uomo un guadagno di oltre un milione di euro. Il titolare dell’azienda è stato anche multato in quanto sprovvisto del registro di detenzione degli esemplari di specie animali e vegetali tutelate. Le Fiamme Gialle di Civitanova vaglieranno la posizione dell’uomo anche dal punto di vista fiscale.