Macerata – «Che Dio vi benedica tutti e, per favore, pregate per me. Avanti con coraggio». Anche quest’anno Papa Francesco ha chiesto agli organizzatori del 43esimo Pellegrinaggio Macerata-Loreto e ai migliaia di fedeli collegati da casa, una preghiera per accompagnarlo in tutti i suoi momenti difficili. La telefonata del Santo Padre da otto anni oramai è un momento immancabile che dà il via alle celebrazioni che, ieri sera, hanno unito le due cittadine marchigiane.
Rispondendo al saluto di don Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica e fondatore del pellegrinaggio, che gli ha chiesto cosa sia per lui la speranza (tema di questa 43esima edizione) Papa Francesco ha detto: «Voi siete in cammino virtuale, ma in cammino e ognuno può domandarsi sto camminando in speranza o senza sapere cosa faccio? Cammino nella vita o giro senza sapere dove vado? Il senso del cammino è di non andare da soli, ma con gli altri, aiutandoci a vicenda e nei momenti difficili. Camminate oggi, guardando l’orizzonte».
Con il cuore pieno delle parole del Papa, poi, sono cominciate le celebrazioni, prima sul sagrato della Basilica di Loreto e poi nella Santa Casa, dove cinque studenti hanno consegnato ai piedi della Madonna le migliaia di intenzioni arrivate da tutto il mondo, anche da Canada e Venezuela, come ha ricordato Ermanno Calzolaio, presidente del Comitato “Pellegrinaggio Macerata-Loreto” aprendo le celebrazioni.
Prima dell’arrivo a Loreto, però, le celebrazioni si sono aperte ieri pomeriggio a Macerata con la benedizione della fiaccola da parte del vescovo Nazzareno Marconi. «Ho meditato con attenzione sul messaggio che don Julián Carrón ha inviato per questo pellegrinaggio 2021 dedicato al tema della speranza – ha detto il vescovo Marconi – “È ancora ragionevole sperare?” si chiede don Julián. Una speranza solo “ragionevole” non basta a vivere il presente e affrontare il futuro. La pandemia ci ha resi tutti più coscienti che una vita “a termine”, con scadenza più o meno ravvicinata non ci soddisfa. Ci serve una speranza non solo ragionevole, ma credente. Perché una ragione chiusa alla sorpresa di Dio, non riesce a sostenere una speranza che vada oltre. “Quando vedo te vedo speranza” ci dice che: è solo lo sguardo della fede che permette la speranza, il cuore sempre aperto a un Dio che ogni giorno ci sorprende».
Nonostante non fosse possibile camminare tutti insieme, il vescovo Marconi ha invitato i fedeli a fare «il pellegrinaggio del cuore» ognuno dal posto in cui si trova, «Alzate i vostri cuori, rivolgeteli al Signore e iniziamo questo cammino verso una speranza che non delude», ha concluso. «Questo periodo che abbiamo vissuto è stato per tutti un momento di riflessione molto intenso – ha aggiunto il sindaco Sandro Parcaroli, anche lui presente alla benedizione-, ma auguro a tutti che l’amore, la fede e la speranza ci aiutino nella ripartenza». Dopo la benedizione, tra i canti e gli applausi, la fiaccola tenuta da due podiste è partita alla volta di Loreto, dove è arrivata intorno alle 21 e poi, pochi minuti prima della telefonata del Papa, era presente sul sagrato della Basilica.
Anche questa edizione del pellegrinaggi si è svolta in versione ridotta per le norme imposte dalla pandemia, ma per la prossima edizione, annunciata per l’11 giugno 2022 c’è la grande speranza, come ha ribadito anche don Giancarlo Vecerrica, che si possa tornare alla normalità.