Macerata

«Ti butto di sotto». Picchia e minaccia la moglie, 50enne di Civitanova a processo

L'uomo, un civitanovese, è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Le contestazioni risalgono al periodo compreso tra il 2016 e il 2019

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MACERATA – Era convinto che la moglie lo tradisse e per questo l’aveva picchiata, minacciata di morte e allontanata dal bar dove lei lavorava. Deve rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni un civitanovese di 50 anni. Le contestazioni mosse risalgono al periodo compreso tra il 2016 e novembre del 2019 quando dopo l’ennesima aggressione la moglie, di origine romena, lo aveva denunciato.

La donna a quel punto aveva raccontato anni di aggressioni fisiche e verbali, umiliazioni e minacce proferite anche davanti ai figli piccoli: «Ti butto di sotto», «Tu finisci al cimitero» le avrebbe urlato in più occasioni. Con sé aveva anche due referti rilasciati dai medici del pronto soccorso che due volte le avevano prestato le cure del caso, a maggio del 2018 e il 27 novembre del 2019. Nella denuncia la donna aveva riferito all’autorità giudiziaria che il marito in più occasioni l’avrebbe picchiata, minacciata e umiliata, si era convinto del fatto che lei avesse una relazione extraconiugale e da quel momento per lei sarebbe iniziato l’incubo: un giorno il marito l’avrebbe spinta facendola finire a terra, un’altra volta l’avrebbe afferrata per la testa e l’avrebbe sbattuta sul pavimento, era il 23 maggio del 2018, la donna andò al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova dove i medici le riscontrarono un trauma contusivo distorsivo a un gomito e a una spalla con una prognosi di otto giorni. Il 25 agosto del 2019, al culmine di una discussione, dopo averla minacciata di farla finire al cimitero, avrebbe sferrato un pugno contro la porta della camera dei figli provocando un buco.

Il coniuge le avrebbe anche impedito di avere relazioni con amiche e amici arrivando ad allontanarla dal bar dove lei lavorava come collaboratrice. Il 27 novembre dello scorso anno l’ultima aggressione: dopo averle detto che sarebbe dovuta andare via di casa insieme ai figli senza prendere un soldo dal conto che avevano cointestato perché avrebbe dovuto provvedere da sola a mantenere i minori, l’avrebbe fatta cadere. Al pronto soccorso i medici le diagnosticarono un trauma contusivo all’emicostato destro per una prognosi di 10 giorni. A quel punto la denuncia. Questa mattina si sarebbe dovuto discutere il procedimento a carico del civitanovese davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Marco Tarquinio Severini ma l’udienza è stata rinviata al 4 marzo del prossimo anno.