PIEVE TORINA (MC) – «Una scommessa vinta in quei momenti di solitudine quando, nonostante si sia soli, si cerca di dare un valore aggiunto alla propria comunità. Dare un percorso di futuro ai nostri figli e ai nostri concittadini è quello che mi ha animato nel pensare a questa progettualità: una progettualità sostenibile, al passo con i tempi, alternativa, che va in convergenza con la politica regionale dell’albergo diffuso». È il sindaco Alessandro Gentilucci a spiegare la filosofia che c’è dietro alla realizzazione della nuova piscina, inaugurata domenica sera, primo agosto, alla presenza del governatore Francesco Acquaroli e di tanti cittadini accorsi per vedere la struttura.
La nuova piscina si presenta con una superficie di circa 170 metri quadri e una profondità massima di un metro e mezzo, con una parte riservata ai bambini. Uno spazio a disposizione di tutti, pensato per le famiglie. «Questa piscina costruita a ridosso delle Sae – ha proseguito Gentilucci – rappresenta un’oasi di normalità di fronte alla devastazione degli eventi sismici. I nostri cittadini se la meritano. Un progetto che si corrobora con il percorso delle acque, pieno di cascatelle, di piscine lungo il torrente Sant’Angelo che sfocia nel laghetto e nel mulino. Pieve Torina è attraversata da due fiumi, il Chienti e il torrente Sant’Angelo che poi convergono in questo piccolo lago naturale che siamo riusciti a creare grazie all’aiuto di tutti».
La piscina può rappresentare anche una struttura di ripartenza sul fronte sportivo. «Dopo tanti anni di difficoltà, di sacrifici e di grande determinazione di restare in un territorio ferito – ha aggiunto il presidente Acquaroli -, un’inaugurazione di un’oasi come questa è una speranza che si riaccende e una bellezza, che in questo territorio non è mai mancata, ma ora torna a splendere. Penso che possa essere anche una spinta per il tratto finale che deve portarci a una ricostruzione più veloce e a una rigenerazione economica e sociale I veri artefici della ricostruzione sono coloro che sono rimasti qui».