Macerata

Pieve Torina, inaugurato il cantiere per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri

Lucia Albano sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze: «Ricostruire con criteri innovativi e sostenibili è obiettivo del Governo»

Pieve Torina
Taglio del nastro a Pieve Torina

PIEVE TORINA – Nuova sede per l’Arma dei Carabinieri, Comando Stazione dei Carabinieri e della Forestale di Pieve Torina in provincia di Macerata. Il cantiere per l’avvio degli interventi di riqualificazione della caserma, fortemente danneggiata dal sisma del 2016, è stato inaugurato nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato il Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, il sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, il direttore della Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio, Filippo Salucci, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, il prefetto Provincia di Macerata, Flavio Ferdani e il comandante Legione Marche Carabinieri, Salvatore Cagnazzo.

L’intervento, per un valore complessivo di 4,3 milioni di euro, è stato finanziato interamente dal commissario straordinario Ricostruzione Sisma 2016, che con un’ordinanza speciale, nel corso del 2021, ha assegnato all’Agenzia del Demanio il ruolo di soggetto attuatore. I lavori di riqualificazione della struttura prevedono la demolizione dei manufatti esistenti e la ricostruzione di un unico fabbricato che si svilupperà su due piani, da destinare a spazi operativi e alloggi di servizio, e un ulteriore piano seminterrato da adibire ad autorimessa. Attraverso l’accorpamento logistico del Comando Stazione dei Carabinieri e della Forestale, la nuova caserma offrirà ai cittadini un servizio pubblico più accessibile e integrato.

L’immobile è stato progettato secondo il modello innovativo promosso dall’Agenzia del Demanio, fondato su tre pilastri: la centralità dell’utenza, l’innovazione e digitalizzazione, e la sostenibilità. Sarà infatti dotato dei più alti requisiti di autonomia e autoproduzione energetica, attraverso la realizzazione di un edificio a consumo energetico quasi zero e un elevato livello di sostenibilità ambientale in linea con i Criteri Ambientali Minimi (Cam).
Inoltre, l’impegno del sistema costruttivo XLAM garantirà i livelli massimi di resistenza ai terremoti. Tutta l’attività di progettazione e di gestione del cantiere sarà supportata dalla tecnologia innovativa BIM (Building Information Modeling) per un più efficace controllo dello stato di avanzamento del cantiere e dei successivi interventi di manutenzione.

«L’inaugurazione del cantiere odierno è un segnale che va nella duplice direzione di assicurare la presenza dello Stato, con i suoi presidi strategici, nelle zone colpite dal sisma e ricostruire secondo criteri innovativi, in linea con gli standard della sostenibilità ambientale», il sottosegretario Lucia Albano. «È l’esito del lavoro di una filiera istituzionale che collabora fattivamente ad ogni livello (Comune, Regione, Governo) per riparare il tessuto socioeconomico dei territori colpiti dal sisma e garantire un futuro alle giovani generazioni».

«L’avvio del cantiere per la nuova caserma in Pieve Torina – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme – dimostra come, attraverso una forte collaborazione tra istituzioni, si può rispondere concretamente alle esigenze di un territorio duramente colpito dal sisma nel 2016. Per questo l’Agenzia del Demanio ha firmato con il Commissario per la ricostruzione diversi accordi e avviato 39 interventi per riqualificare e mettere in sicurezza edifici di proprietà dello Stato in tutte le regioni dell’area colpita. Stiamo lavorando a un modello avanzato di ricostruzione, ispirato ai principi di sostenibilità, di resilienza al cambiamento climatico, all’accessibilità e alla connettività, che utilizzi sistemi innovativi di prevenzione del rischio sismico. L’obiettivo è di tornare a far rivivere i borghi duramente colpiti, rigenerare e favorire lo sviluppo economico e sociale. Dimostriamo che lo Stato è presente e che, attraverso il proprio patrimonio, si prende cura dei cittadini e dei territori».

Il commissario al sisma 2016 Guido Castelli ha dichiarato: «La giornata di oggi dimostra che lo Stato c’è e che qui, nel cratere, vuole continuare ad esserci. Oltre all’erogazione di servizi fondamentali come sanità, trasporti e scuole, non si può trascurare la sicurezza dei cittadini. La posa della prima pietra per la nuova sede dell’Arma dei Carabinieri e della Forestale a Pieve Torina va proprio in questa direzione e potrà garantire a questa comunità un presidio fondamentale. Il valore di questo intervento, concepito secondo criteri di razionalizzazione degli spazi e capace di assicurare la massima performance energetica, è al contempo concreto e simbolico, dal momento che riguarda la sede di istituzioni espressamente dedicate al servizio e alla tutela dei cittadini. Attraverso un articolato programma di ricostruzione dei presidi pubblici di legalità, testimoniamo che lo Stato non arretra».

«Oggi è una giornata importante per la ricostruzione. Altre celebrazioni e inaugurazioni si sono succedute recentemente a significare che gli sforzi fatti per far ripartire questi territori iniziano a materializzarsi e a produrre segni tangibili. La pietra che poniamo questa mattina acquista un valore particolare. La presenza della caserma, in cui operano i Carabinieri e la Forestale, ridà forza alle istituzioni e consolida la presenza dello Stato, garantendo la vicinanza ai cittadini e la sicurezza in questi territori. Restituiamo in questo modo gratitudine a chi non ha mai abbandonato questi territori, perché anche nei momenti più difficili la presenza delle Forze dell’ordine sul territorio non è mancata, sia nell’immediatezza dei primi soccorsi ma anche nell’attività di sorveglianza contro atti di sciacallaggio, fino al sostegno di fronte a tutte le difficoltà che hanno attraversato questi cittadini», dice il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

«È stato uno sforzo enorme ma un segnale di grande tenacia perché la devastazione che si è prodotta sette anni fa poteva essere mortale per questi territori. Se oggi noi ricostruiamo il ringraziamento va alle istituzioni che hanno creduto e hanno lavorato. Ringrazio a questo proposito il senatore Castelli, il sottosegretario Albano per l’impegno che stanno profondendo, l’Ufficio speciale per la ricostruzione e tutti coloro che li hanno preceduti. Un ringraziamento particolare lo devo però rivolgere a chi ha vissuto qui in presenza durante questi anni: cittadini e imprenditori, che non hanno voluto abbandonare le proprie attività e con esse l’economia di questo territorio. Se oggi siamo in questa fase lo dobbiamo a coloro che resistendo hanno lasciato un segno tangibile della speranza. Ora sta a noi accelerare il più possibile con i nostri sforzi e con il nostro lavoro questa fase. La fase della ricostruzione dei centri storici era stata tanto attesa, preludio alla rinascita di un nuovo entroterra e dei suoi borghi, veri segni identitari di un territorio; ricostruirli significa ricostruire il cuore pulsante degli Appennini, dando speranza e certezze. Un auspicio questo anche per i tanti cittadini che ancora non hanno avviato le pratiche per la ricostruzione privata. Un ringraziamento particolare va al sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che sulla ricostruzione si è speso tantissimo, impegnandosi con tutta la sua comunità, con l’Unione montana, in maniera tangibile. Il confronto con lui ha permesso di comprendere meglio e aspetti e problematiche di questi territori».