PIEVE TORINA – La convivenza con l’anziana sarebbe stata difficile sin dall’inizio, costellata di minacce, vessazioni e, per ultimo, aggressioni fisiche. È quanto riferito agli inquirenti dalla vittima che nel 2022 era stata costretta ad andare via di casa e trovarsi una sistemazione in un altro comune dell’entroterra maceratese. Ora figlio e nuora devono rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni. I maltrattamenti sarebbero iniziati nel 2019 quando in particolare la nuora avrebbe minacciato la suocera quasi ogni giorno di cacciarla di casa, lasciandola a digiuno e costringendola a cucinarsi da sola senza fare rumore altrimenti la insultava e le lanciava qualsiasi cosa avesse in mano, piatti, bicchieri o altro. Era anche capitato che quando l’anziana usciva all’esterno dell’abitazione la nuora le chiudesse la porta alle spalle lasciandola per ore al freddo o sotto il sole, facendola rientrare solo poco prima che tornasse il figlio.
Un giorno la nuora avrebbe afferrato la suocera per i polsi e dopo averla strattonata, l’avrebbe scaraventata sul divano lanciandole contro bicchieri di vetro. All’arrivo del marito la moglie gli avrebbe detto «Se non l’ammazzi te a tua madre l’ammazzo io in questi giorni» e il figlio, invece di prendere le difese del genitore, le avrebbe intimato di andare via di casa colpendola con un pugno in testa talmente forte a farla svenire. Oggi per moglie e marito, di 41 e 45 anni, entrambi di origine straniera, era fissata l’udienza preliminare davanti al gup Claudio Bonifazi e al pm Enrico Barbieri, ma l’udienza è stata rinviata per un rinnovo di notifica al 20 marzo del prossimo anno. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Roberta Bizzarri e Carlo Maria Binni.