Macerata

Polemica sul mancato accesso gratuito ai musei di Macerata, Monteverde: «Non si può fare cassa sugli studenti»

La consigliera di opposizione replica alla maggioranza: «Prima di questa amministrazione l’ingresso gratuito era fino a 19 anni e ora solo fino a 13 anni»

MACERATA – «Gratuità dei musei? I consiglieri di maggioranza si informino meglio». Non si ferma la polemica tra maggioranza e opposizione sulla gratuità dei musei di Macerata per gli studenti, dopo la bocciatura dell’ordine del giorno presentato da Stefania Monteverde, durante lo scorso consiglio comunale. Ed è proprio la capogruppo di Macerata Bene Comune a tornare sull’argomento per rispondere ai consiglieri della lista del sindaco che avevano accusato l’opposizione di «Mistificare la realtà».

«La gestione della biglietteria dei musei è affidata dal 2018 all’impresa Sistema Museo, ma il piano delle tariffe e le politiche di sviluppo sono concordate con l’amministrazione – precisa la Monteverde -. Tanto è vero che proprio la giunta Parcaroli il 28 aprile del 2021 con una delibera di giunta ha modificato gli accordi con il gestore: dunque, si può fare. E li ha modificati in modo peggiorativo per i cittadini maceratesi. Infatti, prima di questa amministrazione l’ingresso gratuito era fino a 19 anni e ora solo fino a 13 anni. Inoltre fino allo scorso anno la card annuale per l’ingresso gratuito di tutti i cittadini maceratesi costava 3 euro l’anno, adesso 20 euro. E hanno peggiorato anche l’offerta: prima il biglietto integrato di 10 euro comprendeva Palazzo Buonaccorsi, Sferisterio, City Tour su Torre, Biblioteca, Palazzo Ricci. Adesso, con l’amministrazione Parcaroli, niente più City Tour. Lo hanno notato?».

L’ex assessore alla cultura sottolinea come i giovani debbano essere incentivati a visitare i musei cittadini. «Cittadini e scuole della città non sono turisti di passaggio, ma devono invece essere incentivati a vivere gli spazi museali come una casa propria – incalza Monteverde -. Ora, invece, una classe di circa 30 studenti che voglia fare lezione ai musei con i propri insegnanti paga un ingresso di 90 euro al Buonaccorsi e 90 euro allo Sferisterio, più 120 alla torre civica. Quante volte una classe potrà fare queste visite? Forse una volta, e difficilmente un ragazzo tornerà a vivere negli spazi culturali della sua città se non ci cresce dentro. Nelle motivazioni dei partiti di maggioranza  l’argomento più inaccettabile è che solo chi paga capisce il valore. Una tesi infondata pedagogicamente e anche per i valori della nostra Costituzione che nel libero accesso alla cultura vede un principio cardine della nostra società. Chi gestisce i musei per la sua sostenibilità economica deve investire in marketing per attrarre turisti e turismo scolastico da fuori città. Ma nei nuovi accordi che l’attuale giunta ha fatto ha eliminato proprio questo impegno dei gestori, di cui invece si dovrà fare carico il Comune con ulteriori costi. Scelta molto miope. All’inizio dell’anno scolastico – conclude la Monteverde – l’assessora alla scuola ha mandato una lettera a tutte le scuole per promuovere i servizi a pagamento nei musei. Nulla dice dell’ingresso gratuito fino a 13 anni né di sconti speciali per le scuole: a settembre per le scuole l’ingresso era solo quello a 6 euro a partecipante per ogni luogo. Per fortuna l’ordine del giorno per la gratuità dei musei che come consigliera di Macerata Bene Comune ho presentato il 16 settembre – e discusso in consiglio comunale il 25 ottobre – ha spinto l’assessora a ricontrattare l’ingresso degli studenti alla metà del costo fin dal 9 ottobre.  Siamo felici di aver stimolato un cambiamento positivo e nelle scuole aspettiamo la lettera con la nuova offerta. Abbiamo bisogno di una politica culturale più lungimirante prima di tutto con i più giovani e con le scuole».