MACERATA – Condannato per violenza sessuale, la vittima devolve il risarcimento a una onlus che pratica clownterapia al reparto di oncologia dell’ospedale Salesi. Si è chiuso così oggi il processo a carico di un 52enne, dipendente di un ente pubblico, accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna di Pollenza, anche lei dipendente di un (altro) ente pubblico.
I fatti risalgono a qualche anno fa, imputato e persona offesa non si conoscevano ma si erano trovati, per lavoro, in una zona di campagna di Pollenza. Lì, secondo la ricostruzione accusatoria, lui si sarebbe avvicinato alla donna, l’avrebbe afferrata e stretta a sé strusciandosi contro di lei. La donna era riuscita a divincolarsi e ad allontanarsi ma mentre andava via lui le avrebbe detto ad alta voce: «Tanto prima o poi una c…. te la do».
Finito sotto processo per violenza sessuale, oggi si è celebrata la discussione davanti al collegio del Tribunale di Macerata presieduto dal giudice Daniela Bellesi.
Il pubblico ministero Vincenzo Carusi ha chiesto la condanna a due anni e otto mesi, il collegio ha invece riconosciuto la fattispecie di minore gravità, concesso le attenuanti e condannato l’imputato a un anno, un mese e 10 giorni di reclusione, pena sospesa, e al pagamento di 3.500 euro come risarcimento danni alla persona offesa, parte civile con l’avvocato Gianfranco Formica.
Ma la donna ha voluto che la somma venisse destinata alla onlus “Il baule dei sogni”, associazione che svolge clownterapia al reparto oncologico dell’ospedale Salesi di Ancona.
Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni poi il 52enne potrà decidere se impugnare la sentenza in Appello. L’uomo è difeso dall’avvocato Michela Ciciretti, oggi sostituita dalla collega Irene De Simio.