Macerata

Pollenza, rogo alla Rimel. «Forte preoccupazione per la salute dei cittadini»

L’associazione Nuova Salvambiente lancia un appello e scrive alle autorità competenti per avere risposte

L'incendio alla Rimel di Pollenza

POLLENZA – Incendio alla Rimel, «forte preoccupazione per la salute dei cittadini. Chiediamo che venga salvaguardato il diritto alla salute». L’associazione Nuova Salvambiente lancia un appello e scrive all’Ast, Arapam, Regione Marche, Provincia di Macerata, Prefetto e Vigili del Fuoco e ai sindaci di Pollenza, Macerata, Tolentino, Corridonia, Urbisaglia e Colmurano.

«I dati diffusi dall’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) circa le analisi effettuate su alcuni campioni di uova in cui è stata riscontrata diossina oltre i valori limite, prelevati nel territorio del Comune di Pollenza sono tutt’altro che confortanti – si legge in una nota diffusa dall’associazione – Incomprensibile è che non siano stati previsti ulteriori accertamenti. Apprendiamo dalla nota dell’Ast, datata 02/02/2023, che di otto campioni di uova analizzati (in due diversi momenti) nel 62,5% dei casi è stata riscontrata diossina con parametri superiori al limite stabilito. La popolazione, in questo momento, vuole che si focalizzi l’attenzione sui dati inequivocabili emersi dagli accertamenti che hanno evidenziato nel 62,5% dei campioni analizzati una contaminazione da diossina oltre i limiti di legge. Alla preoccupazione sui dati riscontrati sugli alimenti si aggiunge quanto appreso dall’Arpam circa i rilevamenti effettuati sul terreno, che hanno evidenziato il superamento del parametro di diossina in terreni situati nel Comune di Tolentino».

«Non è chiaro – prosegue la nota – per quale ragione i prelievi di uova abbiano riguardato solo il territorio del Comune di Pollenza, quando i rilevamenti sul terreno hanno evidenziato anche contaminazione nel Comune di Tolentino. Perché sono state analizzate solo le uova? Perché solo quelle destinate ad autoconsumo e non anche i prodotti destinati alla commercializzazione? Per quale ragione non sono stati effettuati altri controlli sia sugli alimenti che sul suolo nei Comuni che hanno accusato di più l’impatto dell’incendio? Si pensi ad esempio al Comune di Corridonia, in particolare la frazione di Passo del Bidollo e a Sforzacosta, dove non sono stati effettuati controlli né sugli alimenti né sui terreni. Anche se c’è ancora da stabilire se l’inquinamento rilevato possa derivare in via esclusiva dall’incendio Rimel, crediamo sia dovere delle istituzioni e degli enti preposti accertare il grado di contaminazione dell’area circostante, prendendo in esame tutte le matrici ambientali. Chiediamo alle autorità competenti di compiere ogni sforzo necessario per attuare il principio costituzionale che garantisce ad ogni cittadino il diritto alla salute. In ragione di tutto ciò, l’associazione Salvambiente ha inviato una lettera per avere risposte dalle autorità e dagli enti interessati».