Macerata

Porto Recanati, le Fiamme Gialle all’Hotel House: “beccati” 113 evasori fiscali

L'operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Porto Recanati. Segnalate 236 partite Iva inattive. Tre invece le persone denunciate per il reato di immigrazione clandestina

Le Fiamme Gialle all'Hotel House di Porto Recanati

PORTO RECANATI – Nell’ambito del contrasto all’evasione e alle frodi fiscali le Fiamme Gialle della Tenenza di Porto Recanati hanno portato a conclusione una complessa operazione di monitoraggio e controllo nei confronti di tutti i soggetti residenti/alloggiati nel condominio “Hotel House”. Tre le persone denunciate per il reato di immigrazione clandestina, 113 gli evasori totali, segnalate per la chiusura 236 partite Iva inattive.

Questo l’esito dell’operazione nella struttura che conta 480 appartamenti, su 17 piani, e una popolazione ufficiale di circa 1.200 persone (durante la stagione estiva il numero dei dimoranti ha talvolta raggiunto le 3.000 unità), per la quasi totalità di origine extracomunitaria, appartenenti a 22 nazionalità.

L’operazione dei finanzieri della Tenenza di Porto Recanati si è conclusa in questi giorni dopo un’attività di monitoraggio e controllo delle partite Iva insistenti nel complesso.

Nel dettaglio, le Fiamme Gialle hanno posto sotto la lente d’ingrandimento 437 posizioni afferenti altrettante partite Iva, facendo emergere una serie di irregolarità, sia formali che sostanziali, maturate in un contesto – quello dell’”Hotel House” – caratterizzato da una significativa dinamicità dei flussi di arrivo e partenza di immigrati che, però, negli ultimi due anni ha subito un sostanziale rallentamento. Questo per effetto, anche, dei reiterati controlli messi in campo dal Corpo che ha indotto a regolarizzare molte di tali posizioni fiscali dei soggetti residenti/alloggiati presso il condominio e ha rimosso situazioni di irregolarità. Il tutto con un effetto deterrente che ha scoraggiato il reiterarsi di condotte illecite come la fittizia apertura di partite Iva strumentali al conseguimento di benefici non spettanti, come, quello dell’ottenimento del permesso di soggiorno.

La verifica delle singole posizioni fiscali ha portato, in particolare, alla scoperta di 113 evasori totali (soggetti che non hanno mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi e/o dell’Iva, sottraendo a tassazione ricavi per circa 240.000 euro, con un’Iva dovuta e non versata all’Erario di circa 50.000 euro), alla cessazione d’ufficio di 236 partite Iva, poiché inattive, al ricongiungimento del domicilio fiscale di 89 partite Iva con l’effettivo luogo di esercizio dell’attività, alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di 3 persone per il reato di immigrazione clandestina e di un soggetto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le operazioni ispettive hanno consentito di appurare che molte delle partite Iva in essere presso l’”Hotel House” avevano ad oggetto l’esercizio del commercio ambulante.