PORTO RECANATI – Per tre anni avrebbe maltrattato la compagna con minacce di morte e umiliazioni costanti, oggi un camionista di 53 anni di fuori regione è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti in famiglia, il processo si aprirà il prossimo 16 luglio. Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pubblico ministero Enrico Barbieri, le condotte sarebbero iniziate a ottobre del 2019. All’epoca lui si era trasferito a casa di lei a Porto Recanati e, in più occasioni, l’avrebbe sottoposta a vessazioni e minacce. In base a quanto contestato il camionista avrebbe sottoposto la donna a continue violenze psicologiche e in un’occasione anche fisiche.
Più volte l’avrebbe minacciata dicendole che l’avrebbe ammazzata, che l’avrebbe buttata giù dal balcone e avrebbe usato nei suoi confronti epiteti ingiuriosi. Un giorno, era ottobre del 2019, le avrebbe provocato delle ecchimosi su un braccio. Quando la donna decise di denunciarlo riferì che almeno in sei occasioni lui le avrebbe puntato contro un coltello da cucina, che più volte l’avrebbe umiliata sperperando denaro al gioco d’azzardo e, a dire di lei, andando con altre donne a pagamento. I comportamenti maltrattanti sarebbero proseguiti fino a novembre del 2022. Oggi in tribunale a Macerata si è celebrata l’udienza preliminare a carico del 53enne. La vittima, una donna di origine straniera, si è costituita parte civile con l’avvocato Annarosa Belsanti, mentre il legale dell’imputato, l’avvocato Fabiola Cesanelli, non ha richiesto riti alternativi e il giudice Claudio Bonifazi ha rinviato a giudizio l’imputato. Il processo si aprirà il prossimo 16 luglio dinanzi al giudice monocratico Andrea Belli.