PORTO RECANATI – A bordo di una Jeep Renegade avrebbe accelerato in direzione di una prostituta urlando dal finestrino: «P… devi morire, prima o poi ti ammazzo», ma la donna si sarebbe riparata spostandosi dietro un muretto. Per questi fatti un 57enne di Montelupone è accusato di minaccia e, nel processo a suo carico celebrato dinanzi al giudice Barbara Angelini, è stata sentita la vittima. La donna, una 41enne di origine romena, ha confermato le accuse affermando: «Voleva investirmi, mi sono protetta spostandomi dietro un muretto».
La vicenda risale al pomeriggio del 28 ottobre del 2018 davanti allo spazio condominiale del River Village. Il giorno seguente la 41enne era andata dai carabinieri e aveva sporto querela: ai militari raccontò che verso le 17.30 l’uomo, ex cliente suo e di una sua amica, aveva accelerato verso di lei e lei aveva evitato l’investimento riparandosi dietro a un muretto. La straniera aggiunse che la sua amica aveva avuto dei problemi con lui e che lo aveva denunciato. Nei confronti dell’uomo, infatti, è pendente un procedimento per stalking e altri reati avvenuti tra maggio e luglio di quello stesso anno, quando avrebbe perseguitato la prostituta di cui si sarebbe invaghito con messaggi e minacce di morte: «Mi hai portato via un casino di soldi e ora mi tratti così», le avrebbe urlato in una circostanza. Ad alcuni di questi episodi avrebbe assistito anche la 41enne romena che aveva testimoniato quanto di sua conoscenza. L’imputato, che respinge gli addebiti, è difeso dall’avvocato Luciano Pacioni. Sarà sentito il prossimo 7 giugno e per lo stesso giorno è prevista anche la discussione (e la sentenza).