PORTO RECANATI – Per poco meno di un anno avrebbe perseguitato la vicina di casa lasciandole bigliettini sull’auto, su una finestra del condominio, carta igienica nella cassetta postale arrivando a smontare e portare via una finestra condominiale. Un 56enne portorecanatese oggi ha patteggiato otto mesi di reclusione, pena sospesa, dovrà seguire un corso di recupero. Era accusato di stalking.
I fatti contestati sarebbero avvenuti tra agosto del 2019 e maggio del 2020. In quel periodo, secondo la ricostruzione accusatoria, l’uomo avrebbe fatto di tutto: sarebbe passato dal lasciare un biglietto sul parabrezza dell’auto della vicina con gli insulti “Cafona ignorante” a scrivere “Pirla” sull’etichetta del campanello della donna. In più di un’occasione avrebbe messo carta igienica, una volta probabilmente sporca di feci, nella cassetta della posta di lei, poi un giorno (era il 25 maggio del 2020) sarebbe uscito dal suo appartamento urlando parolacce contro la vicina, avrebbe iniziato a suonare insistentemente al campanello di lei poi, non ricevendo risposta, prima avrebbe preso a calci la porta poi si sarebbe allontanato per sradicare dal muro la cassetta della posta. Discussioni ci sarebbero state anche per una finestra condominiale che si trova vicino all’ingresso dell’appartamento della vicina, lui l’apriva e lei la chiudeva, finché un giorno lui l’ha smontata e portata via.
Oggi il procedimento per stalking è finito all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata, Claudio Bonifazi. L’imputato, tramite l’avvocato Tiziano Luzi, ha patteggiato con il pubblico ministero Claudio Rastrelli la pena di otto mesi, con la sospensione condizionale, ma avrà l’obbligo di seguire un corso di recupero.