Macerata

Porto Recanati, rincorre il padre in strada e lo picchia con una spranga: arrestato

In manette è finito un 21enne. Prima dell'aggressione si era sfogato su Facebook: «Chi mi può ospitare? Io non posso più vivere con mio padre»

PORTO RECANATI – «Chi mi può ospitare? Io non posso più vivere con mio padre», poi aggredisce il genitore con una spranga di ferro e si barrica dentro casa. In manette un 21enne portorecanatese. Il caos è scoppiato sabato scorso. Alle 14.21 il giovane aveva affidato a un lungo post su Facebook il suo sfogo: «Chi mi può ospitare? Ve lo chiedo col cuore, io non posso più vivere con mio padre – aveva scritto -. Sto studiando e tra poco avrò un lavoro mio. Solo per qualche mese poi toglierò il disturbo lo prometto, ve lo chiedo con il cuore in mano non voglio sprecare la mia vita». Il 21enne originario di Loreto viveva con il genitore a Porto Recanati, la loro era una convivenza forzata dovuta al fatto che il giovane stava scontando una pena (di 4 mesi) per un precedente reato commesso quando era ancora minorenne.

Quello che è accaduto dopo il post non è chiaro, certamente tra padre e figlio è scoppiata una discussione degenerata nel giro di poco. In base a quanto ricostruito successivamente dai carabinieri della locale Stazione, il giovane avrebbe cominciato ad aggredire il genitore costringendolo a fuggire di casa. Sempre secondo la ricostruzione degli investigatori il 21enne avrebbe rincorso il padre per strada e dopo averlo colpito ripetutamente con una spranga di ferro per impedirgli di chiamare i soccorsi, era poi rientrato nell’abitazione e lì si era barricato per poi sfogarsi su ciò che si era trovato a tiro: ha distrutto il mobilio, frantumato vetri, rotto suppellettili, fino a quando sono intervenuti i vigili del fuoco, i militari e i sanitari del 118.
In evidente stato di agitazione è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova, dove è stato trasportato anche il padre per la medicazione delle ferite, poi, una volta ricevute le cure del caso dai medici, il 21enne è stato condotto in caserma e lì dichiarato in arresto per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate ed evasione ed è stato denunciato a piede libero per il reato di danneggiamento.

Su disposizione del pubblico ministero di turno Enrico Riccioni il 21enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione portorecanatese in attesa dell’udienza di convalida che si terrà domani pomeriggio in Tribunale a Macerata dinanzi al gip Giovanni Maria Manzoni. Il 21enne, che svolge lavori saltuari come aiuto cuoco, è difeso di fiducia dall’avvocato Michele Carluccio del foro di Ancona.