PORTO RECANATI/SAN GINESIO – Consegna simbolica delle chiavi ai primi cittadini. Mozzicafreddo e Ciabocco: «Stiamo lavorando per i nostri commercianti in attesa delle disposizioni del Governo».
L’apertura dei locali pubblici a giugno, come annunciato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha creato non poche preoccupazioni in una fascia di lavoratori che, per il nostro territorio, ricopre un’importanza fondamentale.
Mercoledì 29, in piazza delle Rimembranze a Porto Recanati, una delegazione di commercianti ha consegnato al primo cittadino Roberto Mozzicafreddo le chiavi dei rispettivi locali. Un gesto simbolico che sottolinea l’amarezza e la preoccupazione di chi sta facendo i conti con una crisi economica di grandissime proporzioni.
Il giorno dopo è successo lo stesso a San Ginesio. I commercianti, già provati dal sisma del 2016, hanno espresso tutta la loro preoccupazione al primo cittadino Giuliano Ciabocco. «Abbiamo dovuto chiudere le nostre attività per decreto, abbiamo assistito all’azzeramento dei ricavi e siamo stati privati del nostro lavoro e delle nostre libertà, ma consapevoli del dramma sanitario siamo stati capaci di accettare questi enormi sacrifici – spiegano i commercianti -. Oggi però vogliamo manifestare la delusione di chi è stato lasciato solo con le proprie spese, i dipendenti, gli impegni economici pregressi e troppe incertezze per il futuro. Si parla infatti di una riapertura con una bassissima percentuale di ricavi e il 100% dei costi. Per i locali di pubblico spettacolo la data della riapertura non è nemmeno all’orizzonte».
Tutti e due i primi cittadini hanno manifestato la loro vicinanza proponendo degli iniziali aiuti a sostegno dei commercianti. «Nei prossimi giorni avremo degli altri incontri – ha detto il sindaco di Porto Recanati Mozzicafreddo -. Attendiamo le disposizioni del governo per un discorso complessivo ma già abbiamo dato il nulla osta a una occupazione maggiore del suolo pubblico che raddoppia ma per la quale non viene chiesto il pagamento. Per quanto riguarda le tasse invece, daremo ai commercianti la possibilità di dilazionarle».
«Elaboreremo un protocollo che sarà necessario applicare per poter riaprire ogni singolo locale – ha detto il sindaco di San Ginesio Ciabocco -. L’amministrazione sta valutando l’adozione di alcuni provvedimenti utili a chi si ritroverà a dover ridurre gli spazi all’interno del locale, garantendo loro, in via del tutto eccezionale, l’utilizzo di parti esterne come piazze, strade, parchi e giardini pubblici senza nessun tipo di costo aggiuntivo. Saranno poi sospese le riscossioni degli affitti dei locali di proprietà dell’ente: già sono state sospese per marzo e aprile».
«I commercianti sono esenti anche dalla Tosap – questo già dal sisma – e stiamo valutando la possibilità di poter godere di alcune zone pubbliche come i Giardini del Colle per favorire il distanziamento sociale – ha aggiunto il primo cittadino -. Stiamo ragionando costantemente per far ripartire i commercianti in sicurezza e in tranquillità perché c’è bisogno di ossigeno. Stiamo inoltre lavorando anche dal punto di vista turistico per poter valorizzare e promuovere la nostra ampia area di sosta camper. Punteremo molto sulle passeggiate in mountain bike, sulle visite virtuali, sull’equitazione e su tutto ciò che permette un distanziamento sociale “naturale”. Stiamo anche riqualificando delle aree giochi per bambini che sono posizionate proprio per evitare la vicinanza e l’assembramento e stiamo valutando anche la possibilità di aprire un’area cani» ha concluso il sindaco.