MACERATA – Mancata proroga della sospensione del pagamento dei mutui nell’area del cratere, a cui si aggiunge l’aggravamento della situazione economica. Una congiuntura che preoccupa Confindustria Macerata che auspica come il gap relativo ai mutui possa essere colmato da Governo inserendo la misura nella legge di conversione del Decreto Milleproroghe.
«C’è forte preoccupazione per la mancata proroga nella legge di Bilancio 2022 della sospensione per le imprese delle aree del cratere del pagamento delle rate dei finanziamenti di qualsiasi genere erogati dalle banche e
intermediari finanziari – commenta Sauro Grimaldi, presidente di Confindustria Macerata -. Le preoccupazioni si acuiscono anche alla luce dell’aggravamento del quadro economico finanziario derivanti dalla difficoltà di reperimento delle materie prime, dal rincari energetici, della ripresa dell’inflazione. Il venir meno di questa ulteriore importante misura appesantisce e rischia di vanificare la ripartenza delle imprese che dovranno riprendere il pagamento delle rate dei finanziamenti la cui durata, in attuazione dell’accordo tra Abi e Commissario Straordinario del governo del 27 marzo 2018, “è allungata di un periodo di tempo corrispondente a quello della sospensione”. Per effetto delle nuove regole europee sulla definizione di default, potrebbe essere a rischio la stessa prosecuzione della attività produttive che non riuscirebbero a coprire gli impegni in scadenza in un periodo massimo di tre mesi».
Questo comporta che le imprese dovranno «monitorare nel continuo tutte le proprie posizioni e onorare con puntualità le scadenze di pagamento previste per evitare che arretrati di pagamento, anche di piccolo importo, comportino una classificazione a default con conseguente segnalazione della posizione in Centrale dei rischi di Banca d’Italia – conclude Grimaldi -. Il diniego della sospensione della proroga dei mutui, inoltre, appare immotivato e la nostra comunità non lo merita. Fortunatamente i timori di Confindustria sembrano trovare una eco nel grido di allarme nelle forze politiche e nei parlamentari locali. L’auspicio è che l’unione di territorio e comunità consenta di risolvere urgentemente il problema attraverso l’inserimento della misura negli imminenti provvedimenti legislativi, come ad esempio la legge di conversione del Decreto Milleproroghe».