MACERATA – La ricostruzione di tre edifici storici e simbolici della città, ancora chiusi dal 2016, come il Convitto nazionale, l’auditorium San Paolo e la chiesa delle Vergini è entrata nel dibattito del consiglio comunale di ieri dopo una mozione presentata dalla consigliera di opposizione Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune) in cui si chiedeva all’amministrazione a che punto siamo sul lavoro fatto sui tre edifici strategici.
Ma qualcosa inizia a muoversi, ma sono «piccoli passetti in avanti», come li ha definiti proprio la consigliera Monteverde dopo aver sentito la risposta fornita dall’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori. «Per quanto riguarda il Convitto nazionale la precedente amministrazione non aveva fatto specifica domanda all’Ufficio ricostruzione (Usr), che va avanzata dopo aver presentato il Cir (valutazione della Congruità dell’importo richiesto) – ha spiegato l’assessore -. Noi appena insediati, abbiamo dato incarico a una società specifica per effettuare i sondaggi, valutare lo stato dell’immobile e presentare successivamente la domanda all’Usr che l’ha accolta, finanziando la ricostruzione del complesso per otto milioni 340mila euro, circa un milione in più di quanto era stato ipotizzato in precedenza».
Aumentato anche il finanziamento per la riapertura del San Paolo, passato da quattro milioni 340mila euro a 12.347.749 e, anche in questo caso, è stata presentata domanda formale all’Usr. «La chiesa delle Vergini, invece, non è di proprietà del Comune, ma del Ministero della cultura, nello specifico della Soprintendenza – ha aggiunto Marchiori -, ma l’amministrazione si impegnata con l’Usr per sollecitare la riparazione dei danni e la Soprintendenza, con una nota del primo luglio, ha comunicato che è stato nominato il funzionario responsabile del procedimento amministrativo volto alla rigenerazione della chiesa. Il funzionario ha preso servizio dal 2 agosto e, poche settimane, dopo sono stati effettuati due sopralluoghi tecnici per dare avvio al procedimento».
Con l’occasione, però, l’assessore Marchiori ha comunicato che la nuova amministrazione ha presentato un piano complessivo per la ricostruzione all’Usr da 33 milioni. Oltre agli immobili descritti in precedenza, sono stati inseriti anche altri beni come il palazzo comunale per tre milioni 897mila euro, il teatro Lauro Rossi per un milione 860mila euro, il palazzo del Comune in viale Trieste per due milioni 520mila euro, lo Sferisterio per un milione 833mila euro, l’ex asilo Ricci per 966mila euro, Palazzo Buonaccorsi per 369mila euro.
Altri punto all’ordine del giorno
La seduta dell’assise di ieri pomeriggio si è aperta con la surroga del consigliere Andrea Boccia (Movimento 5 Stelle) che si è dimesso ed è stato sostituito da Roberto Spedaletti e con la richiesta da parte di Andrea Perticarari (Pd) che il Consiglio assuma un atto con cui si prendano le distanze con quanto accaduto sabato a Roma nella sede della Cgil. Del punto si stanno interessando ora i capigruppo. Bocciata, infine, la mozione del consigliere Alberto Cicarè (Strada Comune – Potere al popolo) in cui si chiedeva di studiare una viabilità alternativa o aggiungere dei correttivi a quella esistente per rendere più sicuro l’arrivo degli studenti alla scuola “Ercole Rosa” di via Pace.