Macerata

Post sisma a Sarnano, no alla delocalizzazione di Piobbico. «Le case potranno essere ricostruite dov’erano»

Illustrato lo studio dell'Università di Camerino sulla frazione, interessata anche da un movimento franoso. Il sindaco: «Il 10 marzo il Piano di ricostruzione del comune in consiglio comunale»

Il commissario Legnini a Sarnano

SARNANO – La frazione di Piobbico potrà essere ricostruita dov’era, senza la necessità di essere delocalizzata. La buona notizia è arrivata nel corso di un incontro on line, organizzato dal sindaco Luca Piergentili, per spiegare gli esiti di uno studio commissionato all’Università di Camerino sul movimento franoso che da anni interessa la frazione, aggravato poi dal sisma del 2016. Lo studio di Unicam, quindi, è servito per mettere un punto sulla questione e stabilire che le case potranno essere ricostruite dove si trovavano e non più essere delocalizzate come, invece, si era pensato fino a poco tempo fa.

Dalle indagini condotte dai tecnici di Unicam sulla frana, infatti, è emerso «che ci sono piccoli movimenti superficiali come spesso accade su queste pendenze e su questo tipo di depositi – ha spiegato Marco Materazzi di Unicam -, per cui i danneggiamenti registrati nella frazione sono tutti da associare all’evento sismico, quindi a fenomeni di amplificazione locale legata alla presenza di grandi materiali detritici e di un substrato non perfettamente integro. Per cui la nostra conclusione è che non è necessaria una delocalizzazione degli edifici, a patto che si tenga conto del grosso spessore dei materiali presenti che possono dare origine a fenomeni di amplificazione in caso di terremoto. Quindi è opportuno prevedere fondazioni e, soprattutto, qualsiasi ricostruzione deve essere accompagnata da uno studio di risposta sismica locale».

Ora che lo studio è stato completato si dovrà passare alla fase più operativa del progetto che sarà inserito nel Piano straordinario di ricostruzione. «Andremo avanti per tappe serrate in modo da poter avere dei tempi piuttosto brevi – ha spiegato il sindaco -. Il nostro Piano straordinario di ricostruzione riguarderà il centro storico e le cinque frazioni. Lunedì 14 faremo una presentazione on line del Psr, il 21 febbraio il Comune sarà a disposizione dei tecnici per eventuali proposte e osservazione perché poi contiamo di portare il Piano all’esame del consiglio comunale il 10 marzo e successivamente lo invieremo all’Ufficio speciale per la ricostruzione».

«Gli esiti di questo studio erano attesi e, il fatto che non si debba procedere con una delocalizzazione forzosa, è una notizia molto importante – ha commentato il commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini -. Ho avuto modo di apprezzare il valore, anche naturalistico, di questo borgo circa un anno fa e sono contento che si restituisca serenità e sicurezza ai cittadini, residenti e non, che sono proprietari di immobili a Piobbico. Sono altrettanto contento della tempistica illustrata dal sindaco e mi auguro che, insieme al lavoro fatto in questi anni sulla ricostruzione pubblica e privata, con il Psr si possa inaugurare una fase ancora più viva e impegnativa per il comune. Voglio anche ricordare che la struttura commissariale è a disposizione».