POTENZA PICENA – Una struttura scolastica di Potenza Picena sta accogliendo in questi giorni le riprese di uno dei film vincitori del bando cinema 2023. “Strike – figli di un’era sbagliata” è l’opera prima di tre giovani registi e autori che hanno potuto, anche grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione Marche tramite Fondazione Marche Cultura in veste di organismo intermedio, trasformare quella che era un’opera teatrale in un lungometraggio che presto vedremo al cinema.
Protagonisti della storia, che racconta senza stereotipi né luoghi comuni il percorso di tre giovani nell’affrontare le loro dipendenze all’interno di una struttura sanitaria dedicata, sono ragazzi alle prese con la voglia di cambiare le loro vite, attraverso l’amicizia e l’amore.
Marche Film Commission ha potuto visitare il set, animato da numerose comparse e maestranze marchigiane, a cura della produzione locale Guasco s.r.l., e incontrare i registi Giovanni Nasta, Diego Tricarico e Gabriele Berti che hanno raccontato la strepitosa accoglienza ricevuta nelle Marche, dal territorio ma soprattutto dai marchigiani che stanno mostrando, con grande generosità, partecipazione e coinvolgimento.
«Ormai ci sentiamo come a casa», hanno commentato i registi e tanti degli attori presenti sul set. Fra questi Matilde Gioli, che ha parlato con passione del suo ruolo sul set, Pilar Fogliati, Lorenzo Zurzolo, giovane interprete famoso per le serie “Baby” e “Prisma”, Kyshan Wilson, volto noto della serie cult “Mare Fuori”. Nel cast anche grandi nomi del cinema italiano come Massimo Ceccherini e Massimiliano Bruno.
Presenti sul set anche i produttori della Paco Cinematografica, in co-produzione con la Neo Art Producciones, società iberica che garantirà la distribuzione internazionale del film in uscita nelle sale e sulle piattaforme nel 2025. «Film come questi generano un’importante ricaduta sul territorio in termini di occupazione ma anche di visibilità – commenta Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura – 60 persone legate al film che lavorano sul territorio per quattro settimane, 200 comparse marchigiane e un importante ritorno di immagine in Italia e nel mondo: sono solo alcune delle ragioni per le quali Fondazione Marche Cultura con la sua Marche Film Commission ha sostenuto sin dall’inizio l’importanza di lavorare per garantire fondi al comparto audiovisivo».