POTENZA PICENA – Un 54enne disoccupato che vive a Porto Potenza e un 26enne recanatese che lavora come operaio lunedì scorso (29 aprile) erano finiti in manette (e poi ai domiciliari) perché trovati con 40 grammi di cocaina il primo e 27 grammi della stessa sostanza il secondo. Questa mattina per entrambi si è celebrata l’udienza di convalida in Tribunale, a Macerata, dinanzi al gip Daniela Bellesi. Il giudice ha convalidato entrambi gli arresti, ad entrambi ha derubricato il reato nella fattispecie della lieve entità poi per il 54enne ha disposto l’obbligo di dimora a Potenza Picena, per il 26enne l’obbligo di firma.
Gli arresti, frutto di due operazioni distinte, risalgono a lunedì scorso. Il primo a finire in manette, in tarda mattinata, era stato il 54enne fermato in strada per un controllo da una pattuglia del Norm della Compagnia di Civitanova. Il suo atteggiamento sospetto aveva indotto i carabinieri a controllarlo, la perquisizione personale aveva dato esito negativo ma a casa l’uomo aveva 40 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. Oggi, difeso dall’avvocato Martina Mogetta, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, poi in merito alla misura da applicare il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza (il pubblico ministero Francesco Carusi aveva chiesto gli arresti domiciliari, mentre l’avvocato Mogetta aveva insistito per una misura meno afflittiva).
Il 26enne, invece, era stato controllato nel tardo pomeriggio di lunedì, dopo l’uscita dal lavoro, mentre da Treia era diretto a Recanati. A fermarlo erano stati i militari del Norm della Compagnia di Osimo e anche nel suo caso addosso i carabinieri non gli avevano trovato nulla ma a seguito della perquisizione domiciliare erano spuntati fuori 27 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. Finito ai domiciliari oggi è comparso davanti al gip di Macerata accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Lupi. Il 26enne ha deciso di non rispondere alle domande del giudice che ha convalidato l’arresto, derubricato la contestazione dal I al V comma (lieve entità) e ha disposto la misura dell’obbligo di firma (il pm aveva chiesto i domiciliari).