SAN SEVERINO – Si spaccia per un’appartenente alle forze dell’ordine e con un raggiro si fa ricaricare la Postepay dalla vittima. Una 63enne di origine campana è stata denunciata per truffa aggravata dai carabinieri della Stazione di San Severino. In base a quanto ricostruito dai militari, costantemente impegnati in servizi e attività per contrastare le truffe ai danni di anziani, qualche tempo fa una signora settempedana era stata contattata telefonicamente da una donna che si era spacciata per un’appartenente alle forze dell’ordine.
La truffatrice aveva prospettato alla signora la necessità di bloccare la sua carta Postepay perché c’era il fondato rischio che qualcuno potesse fare dei prelievi fraudolenti a sua insaputa. Nel corso di più contatti la donna al telefono avrebbe convinto la vittima a recarsi allo sportello Atm per eseguire una serie di operazioni per bloccare la carta. In realtà con le indicazioni fornite, la vittima aveva ricaricato, senza accorgersene, la carta dell’autore della truffa di mille euro. Successivamente, quando si è resa conto di quanto accaduto, la vittima si è rivolta ai carabinieri per raccontare tutto. Ora al termine degli accertamenti del caso i militari hanno individuato e denunciato il presunto autore della truffa aggravata, una donna campana di 63 anni.
A San Ginesio, invece, i militari della locale Stazione hanno denunciato all’autorità giudiziaria un cinquantenne originario dell’entroterra maceratese. La presenza dell’uomo era stata segnalata in alcuni esercizi pubblici di Tolentino, dove si sarebbe intrattenuto in maniera molesta. Quando i militari sono intervenuti in uno di questi locali, durante la fase di identificazione del 50enne, l’uomo ha reagito pronunciando frasi oltraggiose nei confronti della pattuglia alla presenza di più persone. Per questo motivo è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale, inoltre nei suoi confronti è scattata anche la sanzione amministrativa per lo stato di ebbrezza molesta.