Macerata

Primarie centrosinistra, Miliozzi: «Il rilancio di Macerata parte dalla sua identità»

Accessibilità, benessere e crescita sono le parole chiave del candidato sindaco, che ci parla del suo progetto civico in vista delle consultazioni di febbraio

David Miliozzi
David Miliozzi

MACERATA – Ha presentato la sua candidatura alle primarie del centrosinistra per le elezioni del sindaco di Macerata lo scorso 7 gennaio in piazza della Libertà. E proprio dalla piazza, dalla condivisione e dalla partecipazione vuole partire David Miliozzi, candidato insieme a Stefania Monteverde, Luciano Pantanetti e Narciso Ricotta, alle prossime consultazioni del 16 febbraio.

Un gruppo di persone «giovani, fresche e con energie nuove che per la prima volta si mette in gioco nella politica. Noi, in un certo senso, vogliamo essere alternativi agli altri tre sfidanti che hanno fatto tutti parte della giunta Carancini, chi in questi cinque anni chi nei cinque passati – ha spiegato Miliozzi -. ‘Macerata insieme’ è un progetto civico con energie nuove e trasparenti dove è possibile trovare imprenditori o manager piuttosto che commercianti del centro storico o professori universitari».

«Poi c’è la trasparenza di persone che partecipano a una competizione elettorale completamente con le proprie forze – ha aggiunto il candidato -. Martedì 21 infatti, al Verde Caffè, faremo una cena proprio per autofinanziarci la campagna elettorale».

«Questo manca un po’ a Macerata: l’essere rilanciata attraverso nuove energie che siano in grado di mettere al centro i cittadini e la loro voglia di fare – ha sottolineato Miliozzi -. Noi vogliamo ripartire dall’ascolto della città, dal confronto e dal dialogo proprio perché il sindaco è sì il primo cittadino ma deve ascoltarli tutti fino all’ultimo e in questi dieci anni di politica il dialogo crediamo che sia un po’ mancato».

Un programma che parte da un vero e proprio “abc”. «Innanzitutto accessibilità perché Macerata è ormai una città isolata, sia con i comuni vicini ma anche al suo interno. Eliminiamo le barriere architettoniche e facciamo in modo che diventi facile da percorrere e attrattiva. Poi ancora accessibilità alla cosa pubblica e alle scelte politiche con il confronto e con la partecipazione».

Benessere è la seconda parola chiave per Miliozzi. «La sicurezza, sia quella urbana ma anche quella personale. Benessere anche nel recupero del senso di comunità che passa attraverso la coesione sociale che va dal centro storico fino ai quartieri, che coinvolge gli anziani come i giovani e i disabili. Fondamentali quindi in questo senso i centri di aggregazione».

«E infine crescita. Macerata è la città dell’Università, dell’Istituto Confucio, dell’Accademia, dello Sferisterio: partiamo da questo per un vero e proprio rilancio – ha continuato il candidato -. Dobbiamo lavorare in modo sinergico per costruire anche un futuro lavorativo per la nostra città e diventare un vero e proprio laboratorio per i lavori del futuro. Crescita che si inserisce anche nel recupero e nella valorizzazione della produzione locale con la manifattura di eccellenza, con i piccoli artigiani e l’enogastronomia. Il rilancio di Macerata parte dalla sua identità».

«L’auspicio è che più maceratesi possibili, il 16 febbraio, vadano a votare per dare un segnale forte di partecipazione che sia in grado di superare un clima di rabbia e delusione generalizzato che solo grazie all’ascolto e al rinnovamento può lasciare spazio a una Macerata migliore» ha concluso Miliozzi.

Le elezioni amministrative si svolgeranno poi in primavera.