Macerata

Macerata, sit-in di Fratelli d’Italia a difesa del Made in Italy. «Assurdo penalizzare le eccellenze»

Consiglieri e assessori hanno incontrato alcuni agricoltori e poi sono scesi in piazza contro le politiche dell’Unione Europea sulla valutazione e la promozione dei prodotti alimentari del nostro Paese

Sit-in a Macerata in difesa del Made in Italy
Sit-in a Macerata in difesa del Made in Italy

Macerata – «No al Nutriscore, sì alla difesa del Made in Italy». Ferma presa di posizione da parte di Fratelli d’Italia relativamente alle politiche dell’Unione Europea sulla valutazione e la promozione dei prodotti alimentari del nostro Paese. La federazione provinciale di Macerata del partito ha incontrato, ieri pomeriggio (12 giugno) gli agricoltori, i simpatizzanti di FdI e tutti i cittadini interessati alla tutela del patrimonio enogastronomico italiano, nella la sede di Corso Cavour, a Macerata. A seguire, un flash-mob della campagna “Cartellino rosso al Nutri-score. Difendiamo i prodotti italiani”, con uno striscione in piazza della Vittoria.

«Come consigliera regionale non posso che battermi per la difesa della ricchezza e della varietà dei prodotti alimentari della nostra terra – spiega Elena Leonardi -. Stilare dei criteri che vanno a penalizzare prodotti che sono delle vere e proprie eccellenze internazionali è semplicemente assurdo». Alla giornata hanno partecipato anche il neo responsabile regionale del Dipartimento Agricoltura  Renato Frontini, il coordinatore provinciale Massimo Belvederesi, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Macerata Paolo Renna, la vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro e i ragazzi di Gioventù Nazionale.

«Fratelli d’Italia si schiera ancora una volta a tutela dei lavoratori del settore agricolo, che nella nostra zona ha delle eccellenze che sono apprezzate sia sul territorio nazionale che internazionale! Tutelare questi prodotti vuol dire tutelare le nostre tradizioni e i posti di lavoro degli italiani», ha concluso Francesco Pastori, coordinatore cittadino del partito.