MACERATA- Si chiama APEnet e vuole essere uno spazio di confronto, studio e progettazione di strumenti e di azioni, di condivisione e potenziamento delle conoscenze e delle competenze necessarie per promuovere una “crescita inclusiva” del Paese attraverso l’ascolto, il dialogo e la collaborazione.
Sono 41 gli enti fondatori tra università, politecnici, scuole superiori ed enti di ricerca, ma sono già numerose le richieste di adesione da parte di altre istituzioni. Tra queste, anche l’Università di Macerata. L’Associazione sarà anche aperta al mondo produttivo, al terzo settore, alle istituzioni pubbliche, ai cittadini e al mondo della scuola per definire insieme obiettivi e progetti.
La Rete, attiva dal 2018, è diventata Associazione per consolidare e rendere visibile l’impegno di atenei ed enti di ricerca in proposte e progetti in grado di generare crescita sociale, culturale ed economica (Public Engagement). Un processo dinamico di interazione che porta al progressivo superamento della distanza tra ricerca e società per alimentare nuove sfide che tengano conto delle identità territoriali e sappiano riconoscere e amplificare l’apporto dei differenti protagonisti.
APEnet prosegue e rafforza il suo impegno a promuovere la ricerca sul Public Engagement e, in collaborazione con i diversi attori istituzionali del sistema ricerca italiano, come Ministero dell’università e della ricerca, Consiglio universitario nazionale, Conferenza dei rettori delle università italiane, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, a contribuire al monitoraggio e alla valutazione di impatto delle iniziative di Public Engagement. L’istituzionalizzazione del Public Engagement, la formazione e il riconoscimento dell’impegno del personale, la presenza all’interno dei corsi di laurea e di dottorato sono alcune delle principali finalità della Rete in stretta relazione con centri e associazioni analoghe in tutta Europa.