MACERATA – «La nostra provincia si conferma anche nel 2023 un territorio in cui si vive bene, in cui si è ripreso a fare figli, la qualità della vita è buona e il tasso di occupazione è alto. Possiamo ancora migliorare spingendo maggiormente per incentivare lo sviluppo di start up innovative, dell’e-commerce e per abbassare ulteriormente quel dato del 12% di giovani che non studiano e non lavorano. Ma nel complesso siamo un territorio forte, che ha ripreso a crescere dopo gli anni difficili della pandemia». Il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli commenta così l’indagine 2023 del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane, pubblicata nelle scorse settimane e ripresa oggi da alcuni quotidiani nazionali.
«Il Maceratese si attesta al 37esimo posto in Italia, con un incremento di 22 posizioni rispetto al 2022 – continua Parcaroli -. Nella nostra provincia si registra un’alta qualità della vita, in particolare, per le donne (12esimo posto in Italia), anziani (17esimo posto) e bambini (33esimo posto). In crescita il tasso di natalità + 6,6% rispetto al 2022. Siamo anche una provincia in cui si riscontra un’alta parità di genere e che ci colloca al 13esimo posto in Italia».
Positivi gli indicatori sul fronte “Cultura e tempo libero” (+ 14 posizioni), con un’offerta culturale più alta della media nazionale e un indice di sportività che colloca Macerata al 14esimo posto. Guardando agli indicatori ambientali, crescono le piste ciclabili (+ 0,9%) e diminuiscono le auto circolanti (-2,2%) e la provincia è al primo posto in Italia per l’illuminazione pubblica sostenibile (percentuale dei punti luce al led sul totale nel comune capoluogo pari al 100%).
«Come amministratori dobbiamo continuare a lavorare, in sinergia con tutte le forze dell’ordine e le nostre polizie locali per aumentare la sicurezza dei cittadini – continua il presidente – perché gli indicatori relativi a giustizia e sicurezza sono ancora piuttosto elevati, anche se siamo al 20esimo posto in Italia, in aumento di una posizione rispetto allo scorso anno». Dopo alcuni anni difficili, ora gli indicatori economici sono in ripresa, il valore aggiunto pro capite si attesta sui 28mila euro, in crescita tra il 2021 e il 2022. Nello stesso tempo, ci sono case a buon mercato, 1.000 euro a metro quadrato, rispetto ad un media italiana che è quasi il doppio e affitti in calo. La spesa media annua di una famiglia per beni durevoli è di 2.683 euro. Alto il tasso di occupazione, al 70,30%, poche le imprese che falliscono (60esimo posto in Italia).