CIVITANOVA MARCHE- Sono quarantuno i soggetti denunciati nel maceratese, ottantanove quelli denunciati ai fini amministrativi, con 452 194 prodotti sequestrati, 11 676 consumi in frode, 58 276 euro di misure patrimoniale eseguite e proposte di sequestro pari per un valore ammontabile a 617 000 euro. I numeri, relativi all’anno 2021, illustrati dalla Guardia di Finanza nel corso del convegno tenutosi stamani, al Liceo Da Vinci, in occasione della ‘giornata della lotta alla contraffazione per gli studenti’. All’appuntamento, presenti il Prefetto Flavio Ferdani, il Sindaco Fabrizio Ciarapica, il dirigente scolastico Francesco Giacchetta, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Ferdinando Falco, il magg.re Giuseppe Perrone e il Comandante della Compagnia di Civitanova Tiziano Padua.
Nello spiegare, punto per punto, il fenomeno della contraffazione è stato affrontato il tema dei rischi e delle conseguenze relative all’acquisto e alla compravendita di indumenti ed altri oggetti contraffatti, allargando il tiro anche ai fenomeni della pirateria digitale. «L’attività della Guardia di Finanzia volta al contrasto della contraffazione – ha chiarito Falco – si esplica in tre direttive: i controlli relativi a confini, porti e aeroporti, l’informatica e l’educazione alla legalità».
Il maggiore Perrone ha invece specificato come proteggersi dal rischio di acquistare un prodotto contraffatto. «Occhio ai prezzi troppo bassi e alle etichette. Prestare attenzione alle confezioni e al commercio online, osservare la composizione nel caso acquistassimo un capo d’abbigliamento». E sempre per quanto riguarda il vestiario, le Fiamme gialle hanno sottolineato il ruolo del sito Certilogo.com, molto utile per comprendere l’origine di un abito.
Infine, il Comandante Padua ha ricordato come in base al Decreto lgs del 6 settembre 2005 sia possibile distinguere un abito contraffatto da uno illegale grazie ad alcune caratteristiche quali la «denominazione legale, la ragione sociale, il paese d’origine, la presenza di materiale nocivi, i materiali impiegati e le istruzioni per l’impiego». Padua ha anche accennato anche al Nichel, al piombo e al taglio, sostanze pericolose che se presenti all’interno di alcuni prodotti in vendita possono comportare danni alla salute degli utenti. Dal canto loro, i liceali hanno seguito con interesse il dibattito e alla fine c’è stato spazio anche per alcune domande.