Macerata

Raccolta rifiuti ai tempi del Covid-19: le nuove disposizioni, le regole per le persone contagiate

Contenute nell'Ordinanza del presidente della Regione Luca Ceriscioli, entreranno in vigore anche nel Maceratese. Le raccomandazioni del Consorzio Cosmari che si occupa della differenziata su tutto il territorio provinciale e nel comune di Loreto

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I bidoni per la raccolta differenziata

Il conferimento dei rifiuti ai tempi del Covid-19: le disposizioni per chi è in isolamento, positivo, a casa, e per chi è in quarantena. Le nuove disposizioni per lo smaltimento dei rifiuti delle persone positive al coronavirus o comunque in isolamento fiduciario sono state emanate dalla Regione Marche (Ordinanza n.13 del 21 marzo 2020) e anche nel maceratese, a partire dalla prossima settimana, entreranno in vigore: a darne comunicazione il Cosmari che si occupa di tutto il territorio provinciale e del comune di Loreto.

L’Ordinanza del presidente Luca Ceriscioli per contenere il rischio di contagio, prevede nuove misure di gestione dei rifiuti urbani per le persone contagiate o in isolamento perché venute in contatto con positivi.

Per entrambe è sospesa ogni forma di raccolta differenziata e tutti i rifiuti prodotti dovranno essere conferiti come indifferenziati, in appositi kit consegnati a domicilio e con tutte le precauzioni del caso, dagli operatori dell’azienda Cosmari. A tutela della salute pubblica, i rifiuti non saranno trattati presso gli impianti aziendali ma verranno conferiti direttamente all’inceneritore di Rimini. I mezzi, una volta rientrati, saranno poi completamente disinfettati.

Per le persone che non sono positive al Covid-19 e che non sono venute a contatto con pazienti contagiati, continuerà regolarmente la raccolta differenziata con le stesse modalità, gli stessi orari e giorni di raccolta. Il Cosmari, a garanzia e tutela del personale e nel rispetto dell’ordinanza regionale, non procederà al trattamento dei rifiuti indifferenziati presso i propri impianti ma abbancherà direttamente il rifiuto “filmato” in discarica.

La direzione aziendale e il Consiglio di Amministrazione del Cosmari hanno programmato il nuovo servizio per assicurare la tutela del personale dipendente, nel rispetto della privacy dei cittadini interessati dal contagio, con particolare attenzione alla singola necessità del territorio; saranno i comuni stessi a comunicare al gestore dei rifiuti i riferimenti per raggiungere presso il domicilio gli assistiti. Il Cosmari poi consegnerà, direttamente a casa, un kit con i sacchetti necessari per la raccolta indifferenziata come sacchetti speciali, fascette per la chiusura e altro.

Gli operatori del Cosmari, dotati di dispositivi di protezione individuale e su appuntamento telefonico, provvederanno tempestivamente al ritiro. Cosmari ha già attivato una mail dedicata (COVID-19@cosmarimc.it) per la comunicazione diretta dei dati da parte dei comuni soci nel rispetto delle disposizioni vigenti e al fine di calibrare l’organizzazione logistica del servizio. L’Azienda ha già provveduto a informare i comuni a trasmettere, con la massima urgenza, l’elenco dei nominativi con tutte le informazioni necessarie e gli aggiornamenti per ottemperare a un servizio sempre vicino ai cittadini e al territorio, anche nelle situazione di calamità.

«Indubbio che la raccolta sarà più laboriosa e che ci sarà bisogno di un’organizzazione diversa – le parole del direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli -. Abbiamo già spostato qualche unità dai reparti che erano fermi e le abbiamo destinate alla raccolta; stiamo provvedendo a formare il personale con dei corsi specifici per evitare, al massimo, tutti i rischi di contagio».

«Ovviamente questa è una disciplina nuova anche per noi e piano piano la stiamo testando e la stiamo elaborando per poi metterla in pratica – ha aggiunto il direttore -. Sui dispositivi di protezione, vista la mancanza generale, possiamo dire che siamo ben forniti con le mascherine anche se non so quanto resisteremo invece con le tute. Certo è che se dovesse anche mancare una sola mascherina o una sola tuta al personale, la raccolta non parte perché, prima di tutto, si sono la salute dei lavoratori e quella delle persone che sono a casa».