TOLENTINO – Si è svolta questa mattina in Tribunale a Macerata l’udienza di convalida a carico dei due 28enni arrestati martedì scorso a Tolentino per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e detenzione di sostanze stupefacenti. I due, lei di Tolentino, lui di Civitanova (ma conviventi nell’abitazione di lei), erano finiti ai domiciliari ciascuno a casa propria e questa mattina sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari Giovanni Maria Manzoni.
La giovane, difesa dagli avvocati Damiano Corsalini e Giulia Vitali, in aula ha pianto e ha chiesto scusa per quello che ha fatto (martedì aveva ferito un carabiniere con un cacciavite che aveva in tasca). Ha spiegato che quel punteruolo era uno strumento di lavoro (lavora in una vetreria) e le era rimasto in tasca, quella sera aveva fatto l’aperitivo ed era un po’ su di giri, non aveva capito che l’uomo che era intervenuto in realtà era un militare e si era spaventata, per questo – ha detto – lo aveva aggredito. Sui 172 grammi di marijuana trovati in casa all’interno del congelatore, ha invece spiegato che li usava per fare i dolci. Anche il compagno, difeso dall’avvocato Francesco Mantella, ha deciso di rispondere alle domande del giudice, ha riferito che l’hashish trovato nell’auto della compagna era di lei, lui lo consumava ogni tanto, mentre in merito alle 200 bustine trovate in casa e ritenute essere materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, il 28enne ha negato questa spiegazione fornendone una alternativa: «Le usavo per collezionare le carte dei Pokemon».
Il pubblico ministero Rita Barbieri ha chiesto le misure dei domiciliari per lei e del carcere per lui, ma per entrambi il gip Manzoni ha ritenuto non ci fossero le esigenze per disporre una misura cautelare e la coppia è tornata in libertà.