RECANATI – Ripartenza in sicurezza delle lezioni a settembre anche a Recanati: dal Miur arrivano 90mila euro per l’adeguamento funzionale degli edifici scolastici che fanno parte degli istituti “Beniamino Gigli” e “Nicola Badaloni”. I fondi europei di sviluppo regionale saranno necessari per i nuovi arredi scolastici e serviranno a garantire il distanziamento tra gli studenti come stabilito dal Governo.
«Poter garantire un ritorno a settembre tra i banchi di scuola dei nostri ragazzi in totale serenità, visti i tempi difficili a causa dell’emergenza Coronavirus che tutt’oggi stiamo vivendo, è per noi molto importante – ha detto il sindaco Antonio Bravi -. Sono già in atto le attività per l’avvio degli adattamenti degli ambienti e delle aule didattiche dei due Istituti Comprensivi di Recanati per l’anno scolastico 2020-2021».
«Stiamo lavorando unitamente alle realtà scolastiche recanatesi per far in modo che a settembre tutte le alunne e gli alunni possano rientrare in classe e fare lezione in presenza – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione Rita Soccio -. Questa è la nostra priorità che siamo sicuri di riuscire a raggiungere con l’aiuto di tutto il personale scolastico e la collaborazione anche delle famiglie. I finanziamenti che il Miur ha messo in campo saranno utili per l’acquisto di arredi e mobilio che aiuteranno a rispettare le distanze e le norme di sicurezza prescritte. Ringrazio i dirigenti scolastici, i docenti e il personale Ata e amministrativo, per il grande impegno e senso di responsabilità che stanno dimostrando in questo momento di difficoltà».
A essere interessare dai nuovi arredi scolastici volti a garantire il distanziamento saranno le scuola per l’infanzia Aldo Moro, “Mariele Ventre”, “Villa Teresa”, quella in contrada Montefiore, Le Grazie, quella in via Camerano e San Vito. E poi ancora le scuole primarie Lorenzo Lotto, Pittura del Braccio, Rione Castelnuovo, Le Grazie e San Vito e le scuole secondarie Patrizi e San Vito.
L’amministrazione di Recanati ha inoltre deciso di rimborsare tutte le famiglie che hanno pagato gli abbonamenti del trasporto scolastico – gestito dalla Contram – nei mesi in cui il lockdown generale ha anche causato la chiusura delle scuole. Sui 204 giorni complessivi di didattica infatti 71 sono stati quelli pagati e persi dalle famiglie che non hanno usufruito del trasporto scolastico; il Comune ha quindi stanziato 16mila per i rimborsi.
A seconda della tariffa applicata per ogni giorno di servizio – che cambia in base al tragitto e al reddito – le famiglie saranno rimborsate da un minimo di 17,90 a un massimo di 58,50 euro; il rimborso potrà avvenire tramite un voucher erogato dalla Contram e con un indennizzo in denaro erogato sul conto corrente bancario della famiglia (la richiesta va effettuata entro il 17 agosto 2020).
«La chiusura delle scuole ha ulteriormente penalizzato le famiglie e gli alunni già fortemente provati dall’emergenza covid – ha spiegato l’assessore Soccio – Per questo ci sembra doveroso il rimborso parziale degli abbonamenti scolastici».