RECANATI – Meno di un terzo delle persone vaccinate sul totale della popolazione complessiva. Non decolla la campagna vaccinale a Recanati perché, come sottolinea il sindaco Antonio Bravi, non è stato aperto «un punto di prossimità che avrebbe consentito 500/600 vaccinazioni settimanali».
Per questo il primo cittadino torna a sottolineare come i locali della Fondazione Ircer a Villa Teresa sarebbero i più adeguati allo scopo. «I locali sono già stati utilizzati con successo da parte dei medici di base per le vaccinazioni antinfluenzali – spiega il sindaco Bravi –. Pronto, infatti, anche il software fatto predisporre da parte del Comune per prendere gli appuntamenti con tanto di prove effettuate; pronti computer e stampanti inviati dall’Asur, pronti anche gli arredi necessari, come tavoli e sedie. Gli accordi con la Croce Gialla di Recanati per avere sempre a disposizione in loco un’ambulanza per eventuali emergenze sono a punto; pronti i cartelli per indicare il centro di vaccinazione».
E anche il personale sanitario sarebbe pronto perché, grazie all’impegno del vicesindaco Mirco Scorcelli, è stato creato un gruppo di sei medici di base, otto medici in pensione, dieci infermieri in pensione e 15 volontari amministrativi, che sarebbero pronti a mettersi a disposizione per immunizzare i cittadini. «Voglio ringraziare quanti hanno dato la loro disponibilità – conclude il sindaco – e auspico che si possa dare avvio quanto prima al punto vaccinale con il personale sanitario in attività».