MACERATA – Ancora un altro passo per il recupero del palazzo della Prefettura, in parte inagibile dopo il sisma del 2016. La Provincia (proprietaria del palazzo), infatti, ha approvato il progetto preliminare per un valore di 13,3 milioni di euro per il restauro, miglioramento sismico e risanamento conservativo dello storico edificio. Un altro tassello che segue quello firmato dal commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che ha previsto un’ordinanza speciale proprio per il palazzo di piazza della Libertà finanziando l’intero complesso per un valore totale di 19,6 milioni di euro: oltre ai 13,3 milioni per la Prefettura, infatti, sono stati destinati 3,8 milioni per la Questura e 2,5 milioni di euro per il Provveditorato.
«Il primo problema affrontato è stato verificare lo stato di agibilità dell’intero complesso ai fini della tutela della sicurezza del personale e di chi accede a questi uffici pubblici – spiega il presidente della Provincia, Antonio Pettinari -. Per diverso tempo, il Palazzo del Governo, non era stato oggetto di finanziamenti, ma finalmente al termine del 2020 sono state destinate delle risorse, anche se del tutto insufficienti rispetto alle esigenze di messa in sicurezza dell’intero complesso. Abbiamo intanto avviato i rilievi e la progettazione, un lavoro che ha visto la partecipazione di diversi tecnici dell’amministrazione provinciale e che ha avuto la spinta decisiva con l’ordinanza speciale di agosto scorso che ha finanziato gli interventi necessari per un importo di circa 20 milioni di euro e ha garantito l’accelerazione di tutte le fasi dei lavori, dalla progettazione all’esecuzione. È un risultato da ascrivere alla sintonia e alla collaborazione di tutte le istituzioni interessate, a cominciare dal Prefetto Flavio Ferdani, dalla Regione Marche e dalla volontà di farle proprie da parte del commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini».
Il progetto del Palazzo del Governo è scaturito da una serie di rilievi effettuati, fin dallo scorso anno, con il laser scanner tridimensionale e con il drone, tecniche moderne per appurare lo stato dell’immobile e le sue caratteristiche costruttive e meccaniche; nonché con saggi e indagini per caratterizzare sotto il profilo storico e artistico la natura degli intonaci decorati presenti all’interno. Dopo la raccolta dei dati e lo studio di approfondimento, l’ufficio tecnico della Provincia ha sviluppato, d’intesa con la Soprintendenza, gli interventi necessari per la messa in sicurezza e il consolidamento dell’edificio. Nel dettaglio verranno effettuate le riparazioni di danni e lesioni, i consolidamenti strutturali dei solai e delle volte, la sistemazione degli ambienti del sottotetto, il rifacimento di porzioni di copertura, il restauro degli apparati decorativi e della facciata, e l’adeguamento degli impianti.