Macerata

Riaperto l’ospedale di Matelica. Confermato l’accordo con le Rsa di Pieve Torina e Castelsantangelo

La struttura era stata chiusa la scorsa settimana dopo che tre anziani erano risultati positivi al Covid

Il sindaco di Matelica Massimo Baldini

MATELICA- Dopo i casi di tre anziani contagiati la scorsa settimana, l’emergenza sanitaria è stata superata e riaperto l’ospedale di Matelica. Confermata, per un altro anno, inoltre la possibilità di ospitare all’interno della struttura le due case di riposo di Pieve Torina e Castelsantangelo sul Nera.

L’accordo è stato raggiunto durante la conferenza dei servizi a cui hanno partecipato i sindaci dei tre Comuni coinvolti, i vertici dell’Area Vasta 3 e dell’Asur. «L’incontro è stato propedeutico per ricercare soluzioni idonee per l’ospedale di comunità di Matelica – spiega il sindaco Massimo Baldini – come l’erogazione dei servizi alla cittadinanza con la riapertura delle varie attività, la sistemazione dei locali danneggiati dal sisma non ancora riparati per poterli utilizzare come ambulatori da attivare, il reperimento di soluzioni idonee per le persone fragili delle case di riposo ospitate, per poterle riportare nei loro comuni di provenienza in tempi brevi. Inoltre abbiamo accolto positivamente le rassicurazioni della dottoressa Corsi (direttrice dell’Area Vasta 3) in merito alla volontà di ripristinare, quanto prima, la funzionalità della struttura ospedaliera di Matelica sia con la riparazione dei danni provocati dal sisma sia con l’implementazione dei servizi secondo quanto previsto dal piano socio-sanitario regionale».

Soddisfatto dell’accordo anche il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che nei giorni scorsi si era detto preoccupato dalla possibilità che gli anziani potessero essere spostati in altre strutture del territorio. «Farli rimanere a Matelica un altro anno è una soluzione temporanea ovviamente, che ci consente di poter procedere celermente verso una soluzione alternativa che stiamo cercando di attuare a Pieve Torina e su cui lavoriamo da tempo – commenta il sindaco -. Questa è la nostra volontà. Era importante però, dopo le accelerazioni di questi giorni dovute al Covid, trasmettere serenità a queste persone fragili, già provate, oltre che dall’età, da una serie di esperienze difficili, sia sul piano fisico che psicologico».